di Serena (Follow the Books)

Se amate la terra del ghiaccio e del fuoco sarete senz’altro alla continua ricerca di itinerari nuovi per scoprire anche gli anfratti più nascosti e le gemme segrete di questo luogo incredibile. Avete mai pensato di organizzare il viaggio in Islanda con l’Atlante leggendario di Iperborea? Con questo pratico libro nello zaino potrete gustarvi al meglio l’esperienza islandese: L’atlante leggendario delle strade d’Islanda, di Jón R. Hjálmarsson, vi terrà compagnia. Non soltanto sarà una guida utile a scoprire le bellezze naturali più sensazionali che questa terra ha da offrire, ma vi accompagnerà in un viaggio ancora più profondo, svelandovi i segreti, i miti e le leggende, che quegli stessi luoghi custodiscono.

Il vostro viaggio in Islanda con L’atlante leggendario di Iperborea potrebbe cominciare esplorando l’Islanda Occidentale, partendo dai dintorni della capitale Reykjavík.

Procedendo da Reykjavík verso la regione settentrionale, o occidentale, dell’Islanda, lungo la strada statale n. 1, si attraversa una zona spettacolare, quella intorno al Hvalfjörður, il “Fiordo della balena”.

Scoprirete da dove nasce il nome della cascata più alta d’Islanda, Glymur, che significa “boato”, e i segreti delle colline che la sovrastano. Una volta esplorata la zona, potreste dirigervi verso sud. Io ho seguito questo giro, spingendomi sempre più a est, poi a nord, e infine facendo ritorno a ovest, da dove ero partita. Ma mi raccomando: state sempre attenti a non indispettire elfi e troll che si nascondono sotto le rocce, tra gli alberi, e dietro le pareti delle caverne!

A sud il panorama e le meraviglie naturali che vi aspettano sono sempre più sorprendenti: la misteriosissima spiaggia nera di Reynisfjara con le sue grotte buie; la maestosa Skógafoss, una cascata sotto il cui possente getto sembra essere nascosto un baule pieno d’oro; potrete leggere della strana chiesa di Hruni e di Snorri il fuggitivo mentre vi dirigete ai piedi del ghiacciaio Eyjafjallajökull. Il mio consiglio? Prendetevi qualche minuto prima di raggiungere la meta per localizzare sulla mappa dell’Atlante i miti e le leggende della zona. Potrete richiamarle alla mente e assaporarle meglio quando poi vi troverete a contemplare i panorami suggestivi che vi spalancheranno davanti agli occhi.

Skógafoss

Procedendo verso sud-est, potrete gustarvi la storia delle trollesse di Skaftafell e della pericolosa arma in rame costruita da Einar, mentre la Ring Road vi condurrà dolcemente di fiordo in fiordo, fino a raggiungere i meravigliosi fiordi dell’est, con Seyðisfjörður che vi ruberà sicuramente un pezzetto di cuore. Se il tempo vi assiste, addentratevi sulla strada che esce dalla statale n. 1 e si spinge a est: vale davvero la pena fare la deviazione, e questo villaggio coloratissimo incastonato come una piccola gemma preziosa tra imperiose montagne che si tuffano nel fiordo rimarrà per sempre tra i vostri ricordi più cari.

Seyðisfjörður

Avventurandovi verso nord il vostro viaggio in Islanda con L’atlante leggendario di Iperborea vi condurrà verso territori e panorami sempre più aspri e selvaggi. È la terra dei terremoti, dei vulcani, delle incandescenti pozze di fango ribollenti e bizzarre formazioni laviche. E qui troverete il pazzesco lago Mývatn, immenso: si tratta di un suggestivo lago vulcanico nel quale, secondo alcune antiche leggende, si nasconde una vecchia trollessa con la sua barca… starà a voi aguzzare la vista e scovarla.

Nella forma è del tutto simile alle imbarcazioni che si usano ancora per pescare sul lago, solo un poco più grande, e si possono perfino distinguere i resti dei remi e degli scalmi, benché di fattura diversa da quelli di oggi. A poppa si nota un gran mucchio di pietre: lì si dice che stia la trollessa, nel suo riposo eterno.

Lago Mývatn

In quest’area non perdetevi l’occasione di andare a fare un bagno caldo al Mývatn Nature Baths, le terme a cielo aperto nelle quali potrete rilassarvi e coccolarvi per qualche ora. Andate al tramonto: vi gusterete il paesaggio lunare tutto intorno finché c’è luce, e poi appena scende la sera, se siete fortunati, potrete sperimentare l’incanto dell’aurora boreale che si riflette sull’acqua e si mescola ai vapori bollenti tutto intorno a voi.

Nell’Islanda settentrionale vi attenderà dunque Loftur il Mago, e pian piano spostandovi a nord verso Akureyri, incontrerete Goðafoss, la cascata degli dei. Anche su questo getto d’acqua spettacolare ci sono interessanti pagine da leggere, perciò segnatela nell’itinerario del vostro viaggio in Islanda con L’atlante leggendario di Iperborea.

Goðafoss

La vostra ultima tappa prima di tornare al punto di partenza saranno quindi i Fiordi Occidentali, un territorio decisamente interessante, caratterizzato da paesaggi sempre più solitari e difficili da raggiungere. Durante il mio viaggio il tempo a disposizione non era abbastanza per addentrarmi fin laggiù, e poi le condizioni climatiche non permettevano di azzardare dei fuori programma. Ma ho apprezzato lo stesso le letture da L’atlante leggendario, che raccontano di stregoneria e mostri, e mi hanno fatto venire una gran curiosità e la voglia di organizzare presto un nuovo viaggio per andare a vedere questi luoghi sensazionali.

Anche l’Islanda Centrale era proibita per me: in inverno, e anche già dall’inizio dell’autunno, se le condizioni atmosferiche sono burrascose, tante strade e percorsi vengono chiusi, e l’unica via percorribile è la Ring Road.

Ma nonostante tutto, il mio viaggio in Islanda con L’atlante leggendario di Iperborea è stato davvero un’esperienza magica, impreziosita da un contatto con la parte viva e tanto presente della cultura e delle antiche leggende che animano quei posti di una bellezza mozzafiato.

Il libro

Atlante leggendario delle strade d'Islanda
Luogo: Islanda
Titolo: Atlante leggendario delle strade d'Islanda
Autore: Jón R. Hjálmarsson
Editore/Anno: Iperborea, 2017
Genere: Fiabe e leggende