Autori

Miguel de Cervantes


Antonio Machado

Targa commemorativa e monumento sul luogo natale

Machado nacque nel 1875 nel Palacio de las Dueñas, dove il padre lavorava come amministratore e viveva in alcune stanze del palazzo. La targa recita: “En una vivienda d’este Palacio / nació el 26 de julio de 1875, el poeta / Antonio Machado / Aquí conoció la luz, el huerto claro / la fuente y el limonero” (“In una casa di questo Palazzo nasce il 26 luglio 1875 il poeta Antonio Machado. Qui conobbe la luce, il giardino, la fontana e l’albero di limone.”)
A fianco si trova un monumento realizzato da Julio López che celebra il poeta; è composto di due parti: un busto che rappresenta il passato, con un bassorilievo sul muro che ritrae il poeta e un lettore nell’angolo in basso a sinistra, e il presente, con un busto dello stesso un lettore dalla cui testa, a seconda della prospettiva, sembra spuntare il bassorilievo incastonato nel muro.
L’edificio, aperto al pubblico, è in stile rinascimentale con influenze moresche ed è stato la residenza dei duchi d’Alba, una delle famiglie aristocratiche più famose e potenti di Spagna.
Indirizzo: calle Dueñas 5, Siviglia
Sito: lasduenas.es
Ingresso: a pagamento
Orari: da aprile a settembre 10-20; da ottobre a marzo 10-18

Iglesia de San Juan de Palma

È la chiesa in cui fu battezzato lo scrittore, con madrina la nonna paterna Cipriana Álvarez. Qui in seguito il fratello Manuel Machado sposò Eulalia Cáceres Sierra.
Indirizzo: Feria 2, Siviglia

Residenza in Calle Mateo Alemán

La famiglia di Machado lasciò il Palazzo de las Duenas e si trasferì al numero 1 di Calle Mateo Alemán nel 1979, quando il poeta aveva quattro anni.
Indirizzo: calle Mateo Alemán 1, Siviglia

Residenza in Calle O’Donnell

È l’ultima residenza in cui ha vissuto Antonio Machado a Siviglia prima di trasferirsi a Madrid nel 1883.
Indirizzo: calle O’Donnell 22, Siviglia


Prosper Mérimée

Statua di Carmen

Una statua davanti alla Plaza de Toros de la Real Maestranza rappresenta Carmen che, nella storia di Prosper Mérimée e nella relativa opera di Bizet, qui viene pugnalata da Don José. La scultura, in bronzo, è datata 1973 ad opera dello scultore Sebastián Santos Rojas.
Questa arena, seconda solo a quella di Madrid, fu costruita a partire dalla metà del XVIII secolo e completata nel 1881. Comprende un museo con documenti e oggetti relativi al mondo della corrida.
Indirizzo: paseo de Colón 12, Siviglia

Fábrica de Tabacos

La fabbrica di sigari di Siviglia è uno degli edifici più imponenti di Spagna: costruito tra il 1725 e il 1737, qui venivano fabbricati i sigari sivigliani, una produzione molto vasta che vedeva occupate migliaia di operaie dette cigarreras, che lo scrittore Richard Ford, nel suo A Handbook for Travellers in Spain, definì “più impertinenti che caste”. Una delle più famose, nella finzione letteraria è Carmen, dall’opera di Prosper Mérimée, che qui vide per la prima volta Don José, cercando di sedurlo.
La fabbrica venne chiusa nella metà del Novecento e la produzione di sigari fu trasferita altrove. Attualmente è sede del Rettorato dell’Università di Siviglia.
Indirizzo: calle San Fernando 4, Siviglia


Tirso de Molina

Statua di Don Giovanni

Una statua in bronzo ritrae Don Juan Tenorio, personaggio popolare che Tirso de Molina racconta nel suo dramma El Burlador de Sevilla y convidado de piedra (L’ingannatore di Siviglia e il convitato di pietra, 1616) e José Zorrilla riprende nel 1844 in Don Juan Tenorio. La statua, realizzata dallo scultore Nicomedes Díaz Piquero, è stata inaugurata il 13 novembre 1974.
Indirizzo: Plaza de los Refinadores, Sevilla


José Zorrilla y Moral

Durante un soggiorno a Siviglia presso l’Hostería del Laurel, Zorrilla ha l’ispirazione per scrivere la sua versione della storia di Don Juan (Don Giovanni), dove ambienta proprio il primo atto dell’opera. Tra gli altri luoghi che fanno da sfondo alla vicenda ci sono il convento dove Don Juan si incontra con Doña Inés, che si trovava in Calle Calatrava, e il cimitero, che si trovava dove oggi sorge il Pabellón de Argentina della Exposición del 1929.

Hostería del Laurel

José Zorrilla ebbe l’ispirazione per Don Giovanni mentre soggiornava a Siviglia, presso l’Hostería del Laurel.
Nell’opera scritta da Zorrilla è proprio in questa osteria che si svolge il primo atto, ambientato nel 1545, quando Don Juan e Don Luis si incontrano un anno dopo la scommessa che avevano fatto (chi aveva conquistato più donne).
Il ristorante, del quale si hanno notizie sin dal 1840, è oggi specializzato in pietanze di carne e di pesce, irrorate da vini spagnoli come La Rioja o il Ribera del Duero, e ha un arredamento tipico andaluso, in stile rustico, con trofei di caccia e decorazioni in ceramica. Tavolta vengono organizzate alcune rappresentazioni della famosa scena ambientata qui tratta da Don Juan Tenorio di Zorrilla.
Indirizzo: Plaza de los Venerables 5, Siviglia
Sito: hosteriadellaurel.com

Targa commemorativa a Don Juan

Secondo la tradizione popolare, Don Giovanni è nato in Plaza de los Venerables dove una targa recita: “Dice un rumor popular, que en este lugar del barrio, antigua calle del Chorro, nació un hidalgo sin nadie que le aventajase en juego, en lid o en amores que tocado por la gracia del amor murió y se redimió en Sevilla por Doña Inés y que la pluma de Don José Zorrilla haciendo eco de la leyenda, dio vida en la universal obra de Don Juan Tenorio“.(“Dice una storia popolare che in questo luogo del quartiere, nell’antica Calle del Chorro, nacque un hidalgo senza nessuno superava nel gioco, nello scontro e in amore, che toccato dalla grazia dell’amore morì e fu riscattato a Siviglia da Donna Ines e che la penna di Don José Zorrilla, dando eco alla leggenda, diede vita nell’opera universale di “Don Juan Tenorio”).
Indirizzo: calle Justino de Neve 2, Siviglia

Statua di Don Giovanni

Una statua in bronzo ritrae Don Juan Tenorio, personaggio popolare che Tirso de Molina racconta nel suo dramma El Burlador de Sevilla y convidado de piedra (L’ingannatore di Siviglia e il convitato di pietra, 1616) e José Zorrilla riprende nel 1844 in Don Juan Tenorio. La statua, realizzata dallo scultore Nicomedes Díaz Piquero, è stata inaugurata il 13 novembre 1974.
Sul basamento sono incise tre citazioni dall’opera di Zorrilla, tratte dall’atto I, scena XII:
– “Aquí está don Juan Tenorio, y no hay hombre para él.”
– “Desde la princesa altiva / a la que pesca en ruin barca, / no hay hembra a quien no suscriba, / y cualquier empresa abarca / si en oro o valor estriba.” – “Búsquenle los reñidores / cérquenle los jugadores / quien se precie que le ataje, / a ver si hay quien le aventaje / en juego, en lid o en amores.”
La targa sul restante lato informa che la statua è stata donata dall’impresa edile Arteconsa e recita “A Don Juan en homenaje a su figura universal y orgullo de su mito Arteconsa a dono este monumento al pueblo de Sevilla en la primavera de 1974”.
Indirizzo: Plaza de los Refinadores, Sevilla

Leggere prima di partire per… Siviglia

Narrativa

  • Carmen, Prosper Mérimée (1845)

Teatro 

  • L’ingannatore di Siviglia e il convitato di pietra, Tirso de Molina (1616)