Pseudonimo di Marie-Henri Beyle (1783-1842), Stendhal è stato uno scrittore francese del XIX secolo. Noto soprattutto per La certosa di Parma e Il rosso e il nero, il suo nome è associato anche alla cosiddetta “Sindrome di Stendhal” o “Sindrome di Firenze“, un’affezione psicosomatica che si presenta di fronte ad opere d’arte di straordinaria bellezza, dal quale lo scrittore è colpito durante il suo viaggio in Italia nel 1817, come riporta sulla sua opera Roma, Napoli e Firenze.

Italia

Milano

Targa commemorativa sull’edificio dove soggiornò

Stendhal giunse in Italia nel 1800 dopo essersi arruolato nell’esercito francese. Visse per un periodo a Palazzo Bovara, allora sede dell’amministrazione militare francese, dove svolgeva attività d’ufficio per il commissario Louis Joinville. Una targa presso Palazzo Bovara recita: “In questa casa / fatta erigere da Giovanni Bovara / e sede dell’Ambasciata di Francia / Henry Beyle – Stendhal / sottotenente del 6° Dragoni / dimorò dal giugno all’ottobre 1800 — Sur le cours de / cette porte orientale / … c’est passée l’aurore / de ma vie… — Journal”
Indirizzo: corso Venezia 51, Milano


Roma

Targa commemorativa sull’edificio in cui visse

La targa sull’edificio in cui visse Stendhal recita: “In questo palazzo / già Palazzo Conti / Stendhal / che Le promenades dans Rome / rendono degno del nome di romano / abitò tra il 1834 e il 1836. / Qui riandò alla lontana infanzia / Nella Vita di Henry Brulard / e portò uno sguardo acuto / sulla società del suo tempo / in Lucien Leuwen — 8 marzo 1964″.
Indirizzo: piazza della Minerva 66, Roma


Parma

Non si sa quante volte Stendhal abbia visitato Parma, forse soltanto una (alcuni testi dicono nel 1814). Tuttavia, anche se decise di sceglierla come ambientazione del suo romanzo La certosa di Parma, i luoghi descritti nel romanzo non sembrano corrispondere alla città emiliana: pare infatti che Stendhal abbia costruito una città immaginaria mescolando luoghi che aveva visto durante i suoi lunghi viaggi; secondo altri letterati, come Honoré de Balzac e Antonio Delfini, lo scrittore si ispirò piuttosto a Modena.

Targa commemorativa

Nella Certosa di Parma, Clelia e Fabrizio si incontrano segretamente di notte nel giardino di Trajolo San Paolo, al buio per non vedersi e non infrangere il voto che Clelia ha fatto alla Madonna. Una targa posta sul muro di cinta del parco di San Paolo recita: “In questa strada / già Triolo di San Paolo / Stendhal / pose nella sua ‘Chartreuse de Parme’ / alla luce del Correggio / il primo convegno d’amore / di Fabrizio e di Clelia — A cura della ‘Gazzetta di Parma’, 1959”.
Indirizzo: Borgo Pietro Giordani, Parma

Sacca (Parma)

Targa commemorativa

Sulla facciata del ristorante Stendhal, una targa commemorativa recita: “A questa località un tempo gradito soggiorno di Barbara Sanseverino si ispirò Stendhal per il suo romanzo La Certosa di Parma. Lo spirito di lui, ancor oggi aleggia con il ricordo di Clelia Conti e Fabrizio del Dongo.”.
Indirizzo: SP31 80, Sacca, Parma

Francia

Grenoble

Henri Beyle visse a Grenoble fino ai 17 anni per poi tornarvi solo per brevi soggiorni nel 1814, 1817 e 1819.

Appartamento Gagnon (parte del Musée Stendhal) – Musée Stendhal

L’appartamento del dottor Gagnon, nonno di Stendhal, si trova nel centro storico di Grenoble. Dopo la morte della madre, lo scrittore trascorse l’adolescenza nella casa del nonno materno, medico e studioso, per cui provava molta stima. L’appartamento ospita il Musée Stendhal ed è strutturato in vari ambienti tra cui il grande salone all’italiana, lo studiolo, lo studio di storia naturale e una terrazza con pergolato che si affaccia sul Jardin de Ville. Espone alcuni oggetti legati allo scrittore come ritratti, sculture, lettere manoscritte, edizioni originali di alcune sue opere. Tra i cimeli più importanti, il suo ritratto dello scrittore a opera del pittore Pierre-Joseph Dedreux-Dorcy.
Indirizzo: 20 Grand Rue, Grenoble
Ingresso: a pagamento
Sito: bm-grenoble.fr

Jardin de Ville e Hôtel Lesdiguières

Il Jardin de Ville è un parco pubblico costruito all’inizio del Seicento intorno all’Hôtel de Lesdiguières, l’elegante palazzo nell’angolo nord-orientale del parco. Nel margine sud-occidentale si trova una stele dedicata allo scrittore con un medaglione in bronzo che lo ritrae, scolpito da Auguste Rodin basandosi su un disegno di David d’Angers. Il parco, su cui affaccia l’appartamento del nonno, è legato a un episodio che racconta nella sua autobiografia: qui il giovanissimo Stendhal ebbe un incontro ravvicinato con l’attrice Virginie Kubly, il suo primo amore, a cui tuttavia non ebbe mai il coraggio di rivolgere la parola.
Nel lato nordorientale sorge l’Hôtel Lesdiguières, costruito nel 1602 per il conestabile François de Lesdiguières, poi diventato municipio cittadino fino al 1967. Quando nel 1788 scoppiò la “Giornata delle tegole”, una contestazione che fu il preludio della Rivoluzione Francese e che Stendhal, giovinetto, osservò dalla casa del nonno, in questo edificio si tenne conseguentemente l’assemblea dei rappresentanti dei tre ordini (nobiltà, clero e Terzo stato). Una targa sull’edificio ricorda l’evento.
Nel 1814 Stendhal dal 1814 fu nominato da Napoleone commissario per la difesa del territorio e per un breve periodo lavorò nell’ufficio del prefetto, al primo piano. Fino al 2004 ha ospitato il museo dedicato allo scrittore (poi spostato nell’appartamento del dott. Gagnon nella Grand Rue).

Casa natale di Stendhal

Descritta accuratamente in Vita di Henry Brulard, il racconto autobiografico della sua infanzia e adolescenza, la casa natale di Stendhal è un tipico esempio di residenza borghese del XVIII secolo. Appartenuta da generazioni alla famiglia del padre dello scrittore, qui Stendhal visse fino all’adolescenza. Quando morì la madre nel 1790, fu affidato a un precettore, l’abate Jean-François Raillane, che mal sopportava per il carattere rigido e austero.
L’appartamento è uno spazio culturale aperto in occasione di eventi. Sulla facciata è apposta una targa commemorativa.
Indirizzo: 14 rue Jean-Jacques-Rousseau, Grenoble
Ingresso: a pagamento
Sito: bm-grenoble.fr

La “nuova casa” del padre di Stendhal

Chérubin Beyle, padre dello scrittore, fece costruire questa casa signorile in cui la famiglia si trasferì a partire dal 1805, impiegando tutta la sua fortuna senza lasciare speranze di eredità al figlio.
Indirizzo: rue de Bonne (all’angolo con place Grenette), Grenoble

Il Café de la Table Ronde

Questo locale, aperto nel 1739 dal pasticcere Caudet ma prese l’attuale nome nel 1797. Sembra sia il più antico di Francia dopo il Procope di Parigi. Importante luogo di socialità, oltre a Stendhal fu frequentato anche da Jean-Jacques Rousseau e Choderlos de Laclos. Offriva spazi in cui discutere di idee liberali e vicine alla Rivoluzione; anche durante la seconda guerra mondiale divenne luogo di incontro dei partigiani. Ci si può fermare ai tavoli all’aperto per assaggiare un po’ di cucina tradizionale circondati da tanti edifici importanti per la storia cittadina. 
Indirizzo: 7 place Saint André, Grenoble
Sitorestaurant-tableronde-grenoble.com

Musée Stendhal

Era l’appartamento del nonno di Stendhal, Henri Gagnon. Spesso descritto nelle pagine di Vita di Henry Brulard anche con vari schizzi dell’abitazione, lo scrittore iniziò a frequentarlo assiduamente dopo la morte della madre, dato anche il rapporto conflittuale con il padre. Henri Gagnon era un medico colto e di idee illuministe. Adorava Voltaire e godeva di alta stima in tutta la città. Promosse varie iniziative sociali, come l’istituzione della biblioteca cittadina e l’apertura del gabinetto di scienza nell’École centrale che fu inaugurata nel 1796. Stendhal lo stimava molto e di lui scrisse “in realtà fu il mio vero padre e mio intimo amico”.
Dal 2012 l’edificio ospita il museo dedicato allo scrittore. È costituito da 5 ambienti: il Grand Salon à l’Italienne, dove il dottor Gagnon riceveva la società cittadina, oggi è tappezzato di quadri che ritraggono Stendhal e alcuni personaggi legati alla sua vita; il Cabinet d’étude, lo studiolo riservato alla lettura e alla scrittura, con una libreria ricostituita sulla base dell’inventario di Romain Gagnon, lo zio dello scrittore; il Cabinet d’histoire naturelle, che testimoniano l’interesse del dott. Gagnon per le scienze naturali, con animali imbalsamati e fossili; la Treille de Stendhal, la terrazza affacciata sul Jardin de Ville, con un pergolato ricostruito esattamente come era un tempo, su cui cresceva la vite, e numerose specie floreali in vaso. L’ultima stanza è dedicata alle mostre temporanee sulla biografia e le opere dello scrittore.
Indirizzo: 20 Grand Rue, Grenoble
Ingresso: a pagamento
Sito: bm-grenoble.fr

La Collégiale Saint-André

La Collégiale Saint-André è una delle più antiche chiese della città. Fu fondata nel 1228 per ospitare le sepolture dei Delfini (i membri della famiglia d’Albon, governatori della regione). Da notare il campanile a cuspide alto 56 metri e il mattone impiegato nella costruzione dell’edificio, chiara influenza dello stile romanico lombardo. Nell’inverno del 1794-1795 Stendhal vi assiste alle riunioni della Società dei Giacobini, vicina alle idee di Robespierre e della Rivoluzione.

L’antico Palazzo del Parlamento del Delfinato

Qui il padre dello scrittore svolgeva la professione di avvocato. Nella prigione del palazzo fu imprigionato il giovane seminarista Antoine Berthet durante il periodo in cui si tenne il processo, fino all’esecuzione il 23 febbraio 1828 in Place Grenette. Questo caso fu d’ispirazione per Stendhal nella stesura del romanzo Il rosso e il nero. Infatti, Antoine Berthet, dopo aver avuto una relazione con la moglie del sindaco Michoud che lo aveva assunto come precettore dei loro figli, aveva provato a uccidere l’ex amante sparandole durante la messa nella chiesa di Brangues.
Indirizzo: place St André, Grenoble

Place Saint-André

Al tempo di Stendhal, sulla piazza affacciavano anche un teatro all’italiana e la libreria di Falcon, il grenoblese che forse Stendhal stimò di più, come dichiara in Vita di Henry Brulard. Falcon aveva partecipato attivamente alla Rivoluzione fondando un giornale giacobino ed era divenuto un acceso bonapartista. “Povero, guadagnando poco e disdegnando di guadagnare denaro, Falcon metteva una bandiera tricolore fuori della sua bottega a ogni vittoria delle nostre armate e nei giorni di festa della Repubblica.”

Rue Chenoise 18

Una targa indica la casa dove vivevano i Bigillion, una famiglia borghese con cui lo scrittore, all’epoca adolescente, aveva stretto una forte ed intima amicizia, soprattutto con il coetaneo François Bigillion, di cui parla in Vita di Henry Brulard: “Facevamo insieme delle lunghe passeggiate, soprattutto verso la torre di Rabot e la Bastille. La vista magnifica che si gode di laggiù, specialmente verso Eybens, dietro cui si innalzano le cime più alte delle Alpi, elevava il nostro animo”.
Il padre, Thomas Bigillion, era un agiato borghese di provincia che aveva acquistato questo modesto appartamento per far studiare in città i due figli, François e Remy. Con loro c’era anche la sorella Victorine, per la quale Stendhal provò una tenera attrazione: “Non provavo amore per Victorine, il mio cuore era ancora tutto dolorante per la partenza di Mlle Kubly”.
L’adolescente Stendhal trascorre lunghe giornate presso la casa dei Bigillion, osteggiato dal padre perché non gradiva questa frequentazione con una famiglia borghese: “Vivevamo là in perfetta innocenza, attorno a quella tavola di noce coperta da una tovaglia di tela grigia grezza, Bigillion, il maggiore, 14 o 15 anni, Rémy 12, la signorina Victorine 13, io 13, la domestica 17”. Di questo periodo scrisse: “In questo terzo piano superato i momenti più felici della mia vita”.
Indirizzo: 18 rue Chenoise, Grenoble

L ‘Église Saint-Hugues e la Cathédrale Notre-Dame

I due edifici formano un unico complesso. L’Église Saint-Hugues è dove Stendhal fu battezzato ma è anche un luogo legato ai suoi ricordi più tristi. Qui partecipò infatti al funerale dell’amata madre, morta di parto nel 1790 quando Stendhal aveva 7 anni. In Vita di Henry Brulard racconta l’episodio: “Soffocavo, furono costretti, credo, a portarmi via perché il mio dolore faceva troppo rumore. Non ho mai potuto guardare a sangue freddo questa chiesa di Saint-Hugues e la Cattedrale attigua”. L’Église Saint-Hugues è l’edificio a sinistra, da non confondere con quello più imponente e dotato di torre campanaria che affaccia sulla piazza, la Cathédrale Notre-Dame, chiesa a cinque navate di origine preromanica, più volte rimaneggiata nel corso dei secoli.
Indirizzo: place Notre-Dame, Grenoble

La scuola centrale (École Centrale)

L’École Centrale, oggi Liceo Stendhal, fu la prima scuola pubblica secondaria di Grenoble e venne nel 1796 anche grazie al contributo del nonno dello scrittore, Henri Gagnon, che lo dotò di un gabinetto di storia naturale. All’epoca era considerata una scuola moderna e progressista; qui Stendhal frequentò le lezioni dal primo anno di apertura per tre anni, fino al 1799, quando andò a Parigi dove fu ammesso all’Ecole polytechnique.
Indirizzo: 1 rue Raoul-Blanchard, Grenoble

La collezione “Musée Stendhal” della Bibliothèque d’Étude et d’information

Istituita nel 1861, ospita il Fondo Stendhal che custodisce un patrimonio di 10000 libri stampati, tra cui prime edizioni di opere dello scrittore e studi sul tema, 40.000 pagine di manoscritti e oltre mille opere grafiche. 
I manoscritti sono la parte più preziosa della collezione anche se purtroppo sono andati perduti quelli di Il rosso e il nero e La certosa di Parma. L’archivio non è aperto alle visite.
Indirizzo: 12 Boulevard Maréchal Lyautey, Grenoble


Parigi

Edificio in cui è vissuto

Stendhal è vissuto in questo edificio dove ha scritto il suo primo romanzo, Armance, pubblicato poi nel 1827 dall’Editore Canel in forma anonima.
Indirizzo: 10 rue du Chevalier-de-Saint-George (1er e 8ème arrondissement)

Targa commemorativa

A Parigi una targa commemora il luogo in cui Stendhal visse dal 1822 al 1823 e dove scrisse Passeggiate romane e Il rosso e il nero. La targa recita: “Ici / Stendhal / vécut de 1822 à 1823 / au 69 de cette même rue / il écrivit / Les promenades dans Rome / Le rouge et le noir.”
Indirizzo: 61 rue de Richelieu, Parigi

Targa commemorativa

Una targa commemorativa ricordo il luogo in cui Stendhal scrisse La certosa di Parma. La targa recita: “Dans cet immeuble du 4 nov au 26 dec. 1838 STENDHAL a improvisé et dicté la Chartreuse de Parme en 52 jours. — Association des amis de STENDHAL, 1983”.
Indirizzo: 8 Rue de Caumartin, Parigi

Edificio in cui è deceduto

La sera del 22 marzo, dopo una giornata di lavoro, Stendhal uscì dall’albergo Hôtel de Nantes dove soggiornava, ma dopo pochi passi, in rue des Capucines al numero 24, di fronte a un’entrata dell’Hôtel de la Colonnade, ebbe un infarto e cadde a terra. Giunsero sul posto alcuni soccorritori, tra cui l’amico Romain Colomb, e lo portarono in albergo dove fu chiamato un medico. Stendhal fu assistito da Colomb e l’amico pittore Abraham Constantin ma alle due di notte del 23 marzo spirò.
L’edificio in cui è deceduto è ancora oggi un albergo e porta il nome dello scrittore.
Indirizzo: 22 rue Danielle-Casanova (1er e 2ème arrondissement), Parigi

Tomba nel cimitero di Montmartre


Leggi anche: Una passeggiata a Grenoble, la città natale di Stendhal