Italia

Torricella Peligna (Chieti)

Paese originario della famiglia di John Fante. Il padre, Nicola Fante (poi americanizzato in “Nick”) emigrò nel 1901 da questo paese del chietino diretto negli Stati Uniti dove sposò Mary Capolungo, nata a Chicago ma figlia di emigrati italiani originari della Lucania.
Probabilmente Fante non visitò mai Torricella Peligna ma l’immagine di quei luoghi riaffiora nei suoi romanzi grazie ai racconti del padre.
Dal 2006 a Torricella Peligna viene organizzato il John Fante Festival,  una manifestazione culturale dedicata allo scrittore che si tiene ogni anno ad agosto.

Stati Uniti

Los Angeles (California)

Bunker Hill

Nella metà degli anni Trenta, John Fante si trasferì nel centro di Los Angeles, zona di Bunker Hill, risiedendo all’Alta Vista Hotel (l’allora indirizzo era 255 South Bunker Hill). I riferimenti a questo periodo sono evidenti in Chiedi alla polvere dove il protagonista, nonché alter ego dello scrittore, Arturo Bandini, vive proprio in un albergo di Bunker Hill.
Situato su una collinetta attraversata da una funicolare (chiamata Angels Flight, anch’essa menzionata nel romanzo di Fante), all’epoca questo quartiere era abbastanza malfamato, tanto che negli anni Quaranta-Cinquanta divenne un’ambientazione perfetta per numerosi film noir.
Negli anni Ottanta iniziò la costruzione di numerosi grattacieli, concepita all’interno di un più vasto progetto di riqualificazione. La collina fu abbassata e perse il suo fascino originario e con esso molti dei vecchi edifici in stile vittoriano.

Chiedi alla polvere: Spring Street

In questa strada della città si trova nella finzione letteraria il Columbia Buffet, il locale in cui lavora Camilla Lopez, la cameriera messicana di cui si innamora Arturo Bandini in Chiedi alla polvere. Spring Street era il quartiere finanziario della città, l’equivalente di Wall Street nella parte ovest degli Stati Uniti, che ha vissuto un periodo di declino tra gli anni Settanta, per poi essere riqualificato nel decennio successivo con appartamenti per famiglie benestanti e diverse gallerie d’arte.

Terminal Island

Pur collaborando come sceneggiatore nell’industria cinematografica di Hollywood, Fante si sente paralizzato nella sua ambizione letteraria e decide di lasciare per un periodo la città in cerca di nuova ispirazione. Nel giugno 1935 si trasferisce a Terminal Island, al 153 di Seaside Avenue, a pochi passi dal mare, in un vecchio edificio del quartiere portuale di Los Angeles: “Sporco e rozzo, è il centro dell’industria del pesce e delle spedizioni”. Il periodo vissuto in questa zona confluirà in La strada per Los Angeles, dove il giovane Bandini lavora proprio in un conservificio.  Anche nell’ultimo romanzo della saga, Sogni di Bunker Hill, questa zona della città ritorna come luogo di rifugio dopo che, disgustato dal mondo cinematografico, Bandini decide di abbandonare Bunker Hill. Qui affitta un bungalow rustico dove “si sentiva il mare. Arrivava sussurrando, dicendo shshsh, come se fosse sempre bassa marea […]. Le notti erano meravigliose […] camminavo a piedi nudi nell’acqua, nella sabbia umida, lontano un miglio dal conservificio, che pullulava di operai, uomini e donne, che svuotavano le barche da pesca, condivano e inscatolavano il pesce, dentro grossi edifici di lamiera ondulata…” 

Wilmington

Nel 1930 John Fante si trasferisce a Wilmington, nella zona portuale a sud di Los Angeles, dove dopo poco lo raggiungeranno la madre Mary (che era stata appena abbandonata dal marito, fuggito con un’altra donna), la sorella Josephine e i fratelli Tom e Pete. Qui il futuro scrittore sbarca il lunario e aiuta la famiglia provando molti lavori temporanei, tra cui quello di operaio in uno scatolificio di pesce, esperienza dalla quale nascerà il primo romanzo della saga di Arturo Bandini scritto da Fante, La strada per Los Angeles (scritto nel 1934-36, ma pubblicato postumo nel 1985). Al ritorno del padre, pentitosi dopo il tradimento, la famiglia si trasferirà a Roseville, vicino Sacramento.


Long Beach, Los Angeles (California)

Long Beach City College

Durante il periodo di permanenza a Wilmington, John Fante segue un corso di inglese al Long Beach City College. Risale a questo periodo l’inizio della corrispondenza con H.L. Menken (che sarebbe J.C. Hackmuth in Chiedi alla polvere), critico letterario che incoraggiò sempre il futuro scrittore pubblicando in seguito alcuni suoi racconti sulla rivista American Mercury.
Indirizzo: 4901 Carson St, Long Beach, Los Angeles

Chiedi alla polvere: Casa di Vera Rivken

Sulla spiaggia di Long Beach si trova la casa di Vera dove Arturo si recherà per incontrarla: “La casa era situata sul Long Beach Pike, proprio di fronte alla ruota panoramica e all’ottovolante. Al piano terra c’era una sala da biliardo; sopra, alcuni appartamenti. Impossibile sbagliarsi, le scale erano impregnate del suo odore. La balaustra era tutta storta e l’intonaco grigio si era gonfiato, formando delle bolle che si spaccarono sotto la pressione del mio pollice“.
Dal romanzo abbiamo anche un’indicazione temporale: Bandini si trova qui il 10 marzo 1933 perché quello stesso giorno si verifica il terremoto di Long Beach.

Chiedi alla polvere: Incrocio tra Wilshire Boulevard e Western Avenue

Durante il tragitto che porta alla costa di Santa Monica, Arturo e Camilla, alla guida della sua Ford, attraversano le strade di Los Angeles passando da questo trafficato incrocio:
Finalmente arrivammo all’incrocio tra Western e Wilshire. Era un punto di grande traffico, affollato di gente che entrava e usciva dai locali ancora aperti. Dovette fermarsi perché la strada era ingombra di macchine che attendevano il verde per passare.” 

Chiedi alla polvere: Pacific Palisades

Qui è ambientata una delle scene più famose del romanzo, quella in cui Arturo e Camilla trascorrono la notte sulla spiaggia vicino Santa Monica: 
Arrivammo in silenzio alle Palisades e imboccammo la strada della scogliera. Un vento soffiava di lato, facendo sbandare l’auto. Sotto di noi ruggiva l’oceano. Dei banchi di nebbia si muovevano dal mare verso terra, come un esercito di fantasmi striscianti sul ventre. Le ondate aggredivano la riva con i loro pugni bianchi, si ritiravano e attaccavano di nuovo. Ogni volta che un’onda si ritraeva, sembrava che la costa si allargasse in un sorriso.  […] La sabbia era soffice e calda. Ci mettemmo seduti di faccia al mare e parlammo di nuoto. Le spiegai i rudimenti. Lei si sdraiò bocconi e prese ad agitare braccia e gambe. La sabbia le schizzava sulla faccia e lei mi imitava senza entusiasmo. […] Entrammo in acqua tenendoci per mano, incrostati di sabbia. All’inizio provai un brivido di freddo, poi mi ci abituai. Era la prima volta che facevo un bagno nell’oceano.” 


Roseville (California)

Negli anni Trenta, i genitori di John Fante si trasferirono a Roseville. Qui lo scrittore conobbe la futura moglie, Joyce Smart, proveniente da una famiglia benestante. Il matrimonio, osteggiato dai genitori di lei, verrà celebrato in segreto il 31 luglio 1937 a Reno, nel Nevada.


Malibu (California)

Residenza in Cliffside Drive

Nel 1951, dopo il successo dell’opera Full of Life, John Fante si trasferì con la moglie in una villetta a Malibu, a pochi passi dalla costa pacifica e da Point Dume, in Cliffside Drive. La casa aveva la particolare forma di una ipsilon
Qui Fante scrisse il racconto Il mio cane stupido descrivendo la sua vita a Malibu e nel 1979, ormai cieco e infermo a causa del diabete, dettò a sua moglie Joyce l’ultimo romanzo della saga di Arturo Bandini: Sogni di Bunker Hill. Frequentava spesso il locale The Malibu Inn, dove si trovava a giocare a poker con i suoi amici Bill Asher (regista di serie televisive come I love Lucy e Ai confini della realtà) e William Saroyan (scrittore che viveva in Malibu Road).
Fante è morto nel 1983 e sua moglie vi ha vissuto fino al 1999. La figlia, Cohen, ha donato 3000 volumi della libreria privata del padre alla Malibu Public Library dove si trovano ancora oggi.
Indirizzo: Cliffside Drive, Malibu, California


Culver City (California)

Tomba

John Fante è sepolto assieme alla moglie Joyce nel cimitero cattolico Holy Cross Cemetery di Culver City. Una semplice lastra di marmo con i nomi e le date di nascita e morte ne indica il luogo di sepoltura.
Indirizzo: 5835 W Slauson Ave, Culver City
Ingresso: gratuito 
Sito: catholiccemeteriesla.org


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