Stati Uniti

Big Sur (California)

Dopo l’uscita di Sulla strada, e la recensione positiva che ne fece il New York Times, Kerouac divenne l’icona della Beat Generation.
A quei tempi viveva con la madre e il gatto a Long Island (al numero 34 di Gilbert Street), si avvicinava ai quarant’anni e non si riconosceva nell’immagine che si andava diffondendo di lui. Così, nell’estate del 1960, decise di scappare dalla fama e dalle aspettative del proprio pubblico rifugiandosi nella baita di Ferlinghetti a Big Sur, sul Bixby Canyon.La fuga però non diede i risultati sperati. L’isolamento divenne insopportabile e l’alcol una tentazione troppo forte.
Durante i suoi soggiorni a Big Sur, Kerouac lavorò soltanto alla poesia Oceano e al Libro dei sogni. La stesura del romanzo Big Sur avverrà successivamente, nel settembre 1961, in Florida.
Il documentario del 2008 One Fast Move or I’m Gone racconta l’esperienza di Kerouac a Big Sur.

Henry Miller Memorial Library

Fondata da Emil White (caro amico di Miller) nel 1981. Conserva libri, manoscritti, lettere di Henry Miller.
Da maggio a ottobre questa casetta nel bosco di sequoie ospita anche concerti, presentazioni di libri, proiezioni cinematografiche, letture e altri eventi culturali. C’è anche una libreria.
Indirizzo: 48603 Highway One, Big Sur
Sitohenrymiller.org

Nepenthe

Ristorante in cima alla scogliera, inaugurato nel 1949. Ha una terrazza panoramica da cui si gode una splendida vista sulla costa. L’edificio principale è stato progettato da un allievo di Frank Lloyd Wright.
Henry Miller era un cliente fisso, tanto che divenne amico del proprietario. Oltre a Kerouac, passarono da qui anche Anaïs Nin, Ernest Hemingway, Man Ray.
Indirizzo: 48510 Highway One, Big Sur


San Francisco (California)

Kerouac non ha mai vissuto a San Francisco per lunghi periodi, ma ci è tornato spesso come ospite di cari amici (primo tra tutti Neal Cassady) e il suo spirito aleggia per le strade, le librerie e i bar di North Beach. 
L’area tra Grant Avenue, Green Street e Broadway negli anni Cinquanta era il quartier generale dei Beat. Si trattava della Little Italy di San Francisco, piena di bar e ristoranti economici, e appartamenti (senza acqua calda) in affitto per pochi soldi.

Casa di Neal e Carolyn Cassady

“Had it not been for Carolyn Cassady the Beat Generation would have never come to San Francisco. She was the first one. Neal followed her and then Kerouac and Ginsberg followed Neal.” (Da un’intervista a Jerry Cimino)
Neal e Carolyn si conobbero a Denver nel marzo 1947, quando lui era sposato con LuAnne Henderson e lei era una studentessa di arte. Intrapresero subito una relazione. Ad agosto dello stesso anno, dopo aver trovato Neal a letto con LuAnne e Allen Ginsberg, Carolyn decise di lasciare Denver e trasferirsi in California. Neal la seguì e cinque settimane dopo annullò il matrimonio con LuAnne. Poco dopo Carolyn rimase incinta del loro primo figlio.
Neal e Carolyn vissero in questa casetta vicino Union Street dal 1949 al 1952. Jack Kerouac venne a trovarli diverse volte. Il soggiorno più lungo durò sei mesi, a cavallo tra il 1951 e il 1952, durante i quali Kerouac fu coinvolto in un ménage à trois. Pare che si fosse sistemato nella mansarda ed è lì che scrisse Visioni di Cody.
Indirizzo: 29 Russell Street, San Francisco

City Lights Bookstore

Fondata nel 1953 dal poeta Lawrence Ferlinghetti (approdato a San Francisco dopo un master in Letteratura inglese alla Columbia University e un dottorato alla Sorbona) prima come libreria indipendente e poi come casa editrice.
La sede, nel cuore di North Beach, voleva essere soprattutto un luogo dove poeti, scrittori e lettori potessero incontrarsi e confrontarsi. Per accogliere il maggior numero di persone (secondo un’ideale democratizzazione della cultura), era specializzata in edizioni tascabili.
La casa editrice (fondata due anni dopo) raggiunse gli onori della cronaca nel 1956, con la pubblicazione di Urlo di Ginsberg. L’opera fu reputata oscena e Ferlinghetti fu arrestato. Tanti poeti e scrittori si mobilitarono in sua difesa, in nome della libertà di espressione, e alla fine l’accusa cadde.
Indirizzo: 261 Columbus Avenue, San Francisco

Jack Kerouac Alley

Vicolo pedonale che collega Chinatown a Columbus Avenue. Porta questo nome dal 25 gennaio 1988.
Era una stradina degradata, piena di rifiuti, quando Ferlinghetti avanzò al Comune la proposta di riqualificarla e dedicarla a Kerouac. La via però fu ripulita e ripavimentata soltanto nel 2007.
Tra le varie targhe esposte, una riporta la citazione di Kerouac: “The air was soft, the stars so fine, the promise of every cobbled alley so great…”. 
Un’altra la frase tratta dalla Valle dell’Eden di John Steinbeck: “The free exploring mind of the individual human is the most valuable thing in the world”.
Su un’altra si leggono i versi dello stesso Ferlinghetti: “Poetry is the shadow cast by our streetlight imaginations”.

Vesuvio Cafè

Bar aperto nel 1948 in un edificio del 1916, firmato dall’architetto Italo Zanolini. Era il ritrovo della Beat Generation. Gli aneddoti su Kerouac al Vesuvio sono tanti. Ad esempio, pare che dopo aver letto I vagabondi del Dharma, Henry Miller invitò Jack a raggiungerlo a Big Sur ma lui gli diede buca per restare a bere al Vesuvio. Telefonò ripetutamente a Miller per avvisarlo che avrebbe fatto un po’ tardi, e alla fine non partì più.
Il bar ha mantenuto un’atmosfera bohémien e adesso è tappezzato con le foto di poeti e artisti che qui erano di casa.
Indirizzo: 255 Columbus Avenue, San Francisco
Sitovesuvio.com

The Beat Museum

Il museo nacque a Monterey nel 2003, quando Jerry ed Estelle Cimino decisero di esporre la propria collezione di memorabilia Beat. Tra il 2004 e il 2005 divenne itinerante: i Cimino e John Allen Cassady, figlio di Neal Cassady, lo portarono in giro per gli USA (nelle università e nei festival), con grande successo di pubblico. Nel 2006 si stabilì finalmente a North Beach, prima temporaneamente su Grant Avenue, e poi nella sua collocazione definitiva, di fronte al City Lights Bookstore.
Espone effetti personali, prime edizioni, manoscritti originali, lettere, cartoline, fotografie e rarità di Kerouac, Ginsberg e gli altri protagonisti della Beat Generation.
Da non perdere la bacheca con le edizioni straniere di Sulla strada e l’Hudson del ’49 usata per le riprese del film On the Road. Sulla facciata del museo, un grande murales rappresenta Kerouac e Cassady.
Il museo offre anche visite guidate e tour di North Beach. Fornitissimo il bookshop.
Indirizzo: 540 Broadway, San Francisco
Sitokerouac.com

Caffè Trieste

Aperto nel 1956, si vanta di aver portato l’espresso italiano e il cappuccino sulla West Coast.
Ferlinghetti (di padre italiano) lo frequentava abitualmente, e con lui anche Kerouac, Ginsberg, Gregory Corso, Richard Brautigan e altri. Pare che Francis Ford Coppola abbia scritto gran parte della sceneggiatura del Padrino seduto a questi tavoli.

Six Gallery

Il 7 ottobre 1955 questa galleria ospitò un reading di poesia che è ricordato come il primo evento pubblico della Beat Generation. Quella sera Ginsberg fece la sua prima lettura di Urlo. Tra il pubblico (una cinquantina di persone) c’era anche Kerouac. Si presentò ubriaco, si rifiutò di leggere le sue poesie e passò il tempo a bere e lanciare urla di incoraggiamento verso gli altri poeti. La galleria non esiste più, ma l’evento è ricordato da una targa affissa nel 2005.
Indirizzo: 3119 Fillmore Street, San Francisco


Berkeley (California)

Cottage di Allen Ginsberg

Arrivato a San Francisco, Allen Ginsberg alloggiò prima al Marconi Hotel (vicinissimo al City Lights Bookstore) e poi in un appartamento al 1010 di Montgomery Street. Quindi, dal settembre 1955 all’agosto 1956 si stabilì a Berkeley. In questo cottage dipinto di rosa, con un cortile privato pieno di fiori, (ora è cambiato completamente) Ginsberg revisionò e ultimò la stesura di Urlo. Nell’autunno 1955 Kerouac passò sei settimane in questa casa, ospite di Ginsberg. In questo periodo conobbe Gary Snyder, che abitava al 2925 di Hillegrass Street.
Indirizzo: 1624 Milvia Street, Berkeley

Caffè Mediterraneum

Aperto nel 1956, il Med si vanta di aver inventato il caffellatte (…sarà vero?). Nel corso degli anni Sessanta è diventato il ritrovo di artisti, intellettuali, attivisti. Ginsberg lo frequentava abitualmente e ci veniva spesso a scrivere. Durante i suoi soggiorni a Berkeley, anche Kerouac non fu da meno.
Una scena del film Il laureato è girata in questo caffè. A fine 2016 ha chiuso per rinnovo.
Indirizzo: 2475 Telegraph Avenue, Berkeley


Denver (Colorado)

È la città di Neal Cassady. Neal era nato a Salt Lake City ma, dopo la morte della madre, a soli dieci anni si era trasferito qui con il padre (che aveva seri problemi di alcolismo). Durante l’adolescenza Neal, dedito a piccoli crimini (in particolare il furto di automobili), entrò e uscì dal riformatorio. Conobbe Kerouac e Ginsberg nel 1946 durante una visita a un amico alla Columbia University, insieme alla moglie sedicenne LuAnne Henderson.

My Brother’s Bar

Uno dei più vecchi bar di Denver, aperto nel 1873. Era il bar preferito di Neal Cassady, e Kerouac ci andava ogni volta che passava in città.
Indirizzo: 2376 15th Street, Denver


Sierra Nevada (California)

Matterhorn Peak

La vetta scalata da Kerouac insieme al poeta Gary Snyder e John Montgomery, alla ricerca del Dharma. Snyder, esperto di filosofie orientali, aveva introdotto Kerouac al buddismo zen e agli haiku.
Il memorabile episodio della scalata al Matterhorn Peak è raccontato nei Vagabondi del Dharma.


Orlando (Florida)

Casa di Kerouac

Cottage di legno (costruito negli anni Venti), dove Kerouac visse con la madre, a cavallo tra il 1957 e il 1958.
Qui compose la stesura definitiva dei Vagabondi del Dharma. L’abitazione fu identificata dal reporter Bob Kealing nel 1997. Era in stato di abbandono.
Negli anni successivi, l’associazione non-profit Kerouac Project ha raccolto i fondi necessari per ristrutturarla. Adesso il cottage ospita residenze d’artista, fornendo vitto e alloggio per tre mesi a giovani autori per consentire loro di dedicarsi alla scrittura. I turisti possono vedere l’esterno (il cottage è segnalato da una targa). L’interno è visitabile soltanto durante eventi pubblici: controllate il calendario prima di pianificare una visita.
Indirizzo: 1418 Clouser Avenue, Orlando
Sitokerouacproject.org 


Chicago (Illinois)

È la prima tappa del viaggio Sulla strada di Kerouac. Lo scrittore e l’amico Neal Cassady si muovono tra Uptown e il Loop “to see the hootchy-kootchy joints and hear the bop”.
All’inizio del Novecento Chicago aveva accolto migliaia di contadini emigrati dal Sud per cercare lavoro nelle fabbriche. Con loro, erano arrivati da New Orleans anche molti jazzisti neri, per suonare nei night club del ghetto. Così anche i bianchi avevano scoperto il jazz e dalla contaminazione era nata una variante nota proprio come “Chicago style”.

American Writers Museum

Indirizzo: 180 N. Michigan Avenue, secondo piano, Chicago
Sitoamericanwritersmuseum.org


Parco nazionale delle North Cascades (Washington)

North Cascades National Park, Washington

Durante l’estate del 1956 Kerouac lavorò per sessantatré giorni come avvistatore di incendi sul Desolation Peak (nella Mount Baker National Forest). Passava le giornate componendo haiku e annotando appunti sui diari, da cui in seguito trarrà il romanzo Angeli di desolazione e l’ultima parte dei Vagabondi del Dharma.
La cabina delle guardie forestali, edificata nel 1933, è ancora in uso. Il panorama è splendido. Da non perdere la roccia (“Buddha rock”) sulla quale Kerouac meditava ogni mattina.


Lowell (Massachusetts)

Città industriale, trenta miglia a nord-est di Boston. Fondata negli anni Venti dell’Ottocento come polo manifatturiero specializzato nel tessile, sulle sponde del Merrimack River, è stata la prima città industriale americana con una vera e propria comunità operaia.

Casa natale

Kerouac nacque a Lowell il 12 marzo 1922, da una famiglia della classe operaia, franco-canadese di origine bretone. La sua infanzia fu segnata dalla morte prematura del fratello maggiore, Gerard, avvenuta nel 1926.
La casa natale si trova nel quartiere di Centraville (noto allora come Little Canada). È una modesta abitazione in legno, segnalata da una targa commemorativa. Non è visitabile all’interno.
La madre di Kerouac, “mémêre”, (“l’unica donna che mi accetti davvero quando torno a casa”) era molto cattolica e aveva riempito le pareti di casa con l’immagine di santa Teresa di Lisieux, cui era devota. Con il figlio (“Ti Jean”, piccolo Jean) parlava joual, il francese québécois. 
Indirizzo: 9 Lupine Road, Lowell

The Pawtucketville Social Club

Fondato nel 1897 con l’intento di fornire corsi di lingua inglese agli immigrati francofoni, divenne un importante centro di aggregazione per la comunità franco-canadese e contribuì a mantenere in vita tradizioni, usi e costumi della cultura di origine. Negli anni Trenta il padre di Kerouac diresse il club, e Jack lo frequentò spesso.
Indirizzo: 123 University Avenue, Lowell

Grotto of Our Lady of Lourdes

Via Crucis che Kerouac era solito percorrere con la madre, dopo la morte del fratello, soprattutto di sera.
“Everything there was to remind of Death, and nothing in praise of life.” (da Doctor Sax)

Pawtucket Falls

Le cascate sul fiume Merrimack che azionavano i mulini delle fabbriche di cotone, spesso citate nelle opere di Kerouac. Fanno da sfondo a una sua celebre fotografia.

Vecchia sede del Sun

Nel 1942 Kerouac lavorò come reporter sportivo per il Sun, guadagnandosi così i primi soldi attraverso la scrittura.
Indirizzo: 8 Merrimack Street, Lowell

Jack Kerouac Commemorative Park

Memoriale concepito nella forma di un mandala, eretto nel 1988 (tra Bridge Street e French Street) su progetto dello scultore Ben Woitena. Si tratta di otto blocchi di granito sui quali sono incisi passi tratti da: La città e la metropoliVisioni di Cody, Il dottor SaxMaggie CassidyVanità di DuluozViaggiatore solitarioSulla stradaIl libro dei sogni, Mexico City BluesLa scrittura dell’eternità dorata.
Indirizzo: 75 Bridge Street, Lowell

Patrick Morgan Cultural Center

Conserva diversi cimeli, tra cui lo zaino e la macchina da scrivere.
Indirizzo: 40 French Street, Lowell
Orari: tutti i giorni 13.30-17

Tomba

Jack Kerouac è morto per alcolismo la mattina del 21 ottobre 1969, a 47 anni, in Florida, a St Petersburg. È sepolto nell’Edson Cemetery di Lowell, insieme alla terza moglie, Stella.
Nel settembre 1966 la madre di Kerouac ebbe seri problemi di salute e lui cercò conforto e assistenza a Lowell, nella famiglia Sampas. Sebastian Sampas era un suo amico d’infanzia e con la sorella maggiore, Stella, era rimasto in contatto. Jack e Stella si sposarono il 19 novembre 1966.
La tomba è su Lincoln Avenue, tra la 7th e la 8th Street del cimitero. La lapide riporta il soprannome “Ti Jean” (dal francese “petit Jean”) e la dicitura “He honored life”. I fan dello scrittore gli rendono omaggio lasciando accanto alla lapide penne, bottiglie di whisky e birra mezze piene, bandiere americane.
Indirizzo: 1375 Gotham Street, Lowell

St Jean Baptiste (poi rinominata Nuestra Señora Del Carmen)

La chiesa cattolica romana dove si tennero i funerali, il 24 ottobre 1969, alla presenza di poeti e scrittori come Allen Ginsberg, Gregory Corso e John Clellon Holmes. Kerouac l’aveva descritta come “the ponderous chartreuse cathedral of the slums”.

Lowell Celebrates Kerouac!

LCK! è un’organizzazione non-profit nata nel 1985 allo scopo di promuovere vita e opere dello scrittore. Ogni anno nel mese di ottobre organizza un festival con reading, concerti, proiezioni cinematografiche, tour guidati nei luoghi descritti da Kerouac, slam poetry, open mic, incontri letterari…
Sitolowellcelebrateskerouac.org 


New York City

La scena Beat a New York si sviluppò intorno alla Columbia University e migrò poi verso il Village.

Columbia University

Il giovane Kerouac era molto portato per gli sport, soprattutto per la corsa e il football. Grazie a una borsa di studio per meriti atletici, riuscì a iscriversi alla Columbia. Nel novembre 1942 (dopo una breve esperienza in Marina, come sguattero sulla nave mercantile SS Dorchester, diretta in Groenlandia) abbandonò definitivamente gli studi, insofferente all’ambiente accademico.

Appartamento di Edie Parker

Al sesto piano di questo edificio (di fronte alla Columbia), in un appartamento di quattro stanze, Kerouac visse con la fidanzata Edie Parker. Qui insieme a Borroughs incontrò per la prima volta Ginsberg, che abitava non lontano (al 536 di West 114th Street). Qui nel 1944 fu arrestato con l’accusa di favoreggiamento nell’omicidio di David Kammerer (ucciso da Lucien Carr): Jack infatti aveva aiutato l’amico a occultare l’arma del delitto. Il padre di Kerouac si rifiutò di pagare la cauzione e lui fu costretto a chiedere i soldi ai genitori di Edie. Questi accettarono a patto che Jack sposasse Edie. Il matrimonio fu celebrato il 22 agosto 1944 nel municipio di Manhattan, con i detective come testimoni. Dopo la scarcerazione, Kerouac si trasferì temporaneamente nella città natale di Edie, Grosse Pointe Park nel Michigan, ma il matrimonio durò soltanto pochi mesi.
Indirizzo: apartment 62, 421 West 118th Street, Morningside Heights

Casa della famiglia Kerouac nel Queens

I Kerouac si trasferirono qui nel 1943. La madre dello scrittore lavorava in una fabbrica di scarpe a Brooklyn, e il padre morì di cancro in questa casa nel 1946. Qui Jack scrisse La città e la metropoli e lavorò alle prime stesure di quello che poi sarebbe diventato Sulla strada.
In questo periodo andava spesso a bere al Glen Patrick’s Pub (133-10 Cross Bay Boulevard).
Indirizzo: 133-01 Cross Bay Boulevard, Ozone Park

Little Kid’s Library

Questo edificio ospitava la biblioteca dove Jack pianificò i viaggi di Sulla strada.
Indirizzo: 95-96 101st Avenue, Ozone Park

Appartamento di Jack e Joan Haverty

A novembre del 1950, da poco rientrato dal Messico, Jack sposò Joan Haverty, dieci giorni dopo averla conosciuta. Nell’appartamento dove visse con lei scrisse la versione definitiva di Sulla strada (in sole tre settimane, su un rotolo di carta per telescrivente lungo trentasei metri).
Joan lavorava come cameriera per mantenerlo e pure questo matrimonio durò pochissimo: lei gli chiese il divorzio nella primavera del 1951. Era già incinta di Jan. Jack voleva che abortisse (mise anche in dubbio la propria paternità), ma lei portò avanti la gravidanza. Kerouac si rifiutò di riconoscere la figlia e non volle mai incontrarla (nemmeno quando, in seguito, vedendola in foto, riconobbe una certa somiglianza).
Indirizzo: 454 West 20th Street, Chelsea

La casa di Richmond Hill

Kerouac scrisse qui I sotterraneiMaggie Cassidy e Il libro dei sogni. Qui veniva spesso a trovarlo Allen Ginsberg.
Indirizzo: 94-21 134th Street, Richmond Hill

Statua di Samuel Cox, East Village

Fa da sfondo alla celebre fotografia scattata da Allen Ginsberg nell’autunno del 1953. Era il periodo in cui Kerouac stava lavorando a I sotterranei.
Indirizzo: East 7th Street, all’angolo con Avenue A

White Horse Taverna, Greenwich Village

È qui che Dylan Thomas bevve i diciotto whisky che lo portarono a collassare nel Chelsea Hotel, in una notte di inizio novembre del 1953. Come lui, anche Kerouac era un frequentatore abituale di questo pub e per un periodo visse proprio dall’altra parte della strada.
Indirizzo: 567, Hudson Street, Greenwich Village

Gaslight Cafè (chiuso definitivamente), Greenwich Village

Inaugurato nel 1958, divenne subito il ritrovo della Beat Generation. In questo club tennero reading Kerouac, Ginsberg, Gregory Corso. Per un po’ Kerouac abitò in un appartamento nello stesso edificio. Negli anni Sessanta il Gaslight si affermò come tempio della musica folk (tra gli altri, si esibì qui anche Bob Dylan e le registrazioni fatte nel 1962 al Gaslight divennero tra i suoi bootleg più celebri). Il locale chiuse nel 1971.
Indirizzo: 116 MacDougal Street, Greenwich Village

Kettle of Fish, Greenwich Village

Con la sua insegna al neon (immortalata in un’altra celebre immagine di Kerouac), questo bar vantava tra i clienti abituali i poeti della Beat Generation e anche artisti come Andy Warhol. Era stato aperto in 1950 in MacDougal Street, poi trasferito nel 1987 al 130 West 3rd Street (al posto del Gerde’s Folk City che chiuse quell’anno), e di nuovo nel 1999 nell’attuale indirizzo, al n. 59 di Christopher Street.
Indirizzo storico: 114 MacDougal Street, Greenwich Village

Village Vanguard

Celebre jazz club, aperto nel 1935, in uno scantinato del Greenwich Village.
Nel 1957 Kerouac fu ingaggiato dal proprietario per dei reading e una sera lo show-man Steve Allen si offrì di accompagnarlo al pianoforte. Le registrazioni furono raccolte nell’album Poetry for the Beat Generation pubblicato nel 1959.
Indirizzo: 178 7th Avenue S, Greenwich Village