Indirizzo: tra via Giulia, via Marconi e via Volta, Trieste
Ingresso: gratuito
Orari: in estate, 7-20; in inverno 7-19
Sito: verdepubblico.comune.trieste.it

Il giardino è stato realizzato dal 1854 al 1864 su alcuni terreni che appartenevano alle monache benedettine. Prende il nome da Muzio de Tommasini, all’epoca podestà di Trieste, e appassionato di botanica, che curò il primo catalogo di quello che sarebbe diventato l’Orto botanico di Trieste. 
Nell’area del parco sono disposte 31 sculture per omaggiare i cittadini illustri della città. La zona degli scrittori si trova sul lato di via Volta.

Tra gli scrittori omaggiati troviamo: James Joyce, Italo Svevo, Umberto Saba, Pasquale Besenghi, Giulio Camber Barni, Silvio Enea Benco, Giuseppe Caprin, Pietro Kandler, Srečko Kosovel, Virgilio Giotti, Biagio Marin, Riccardo Pitteri, Anita Pittoni, Pier Antonio Quarantotti Gambini, Scipio Slataper, Giani Stuparich.

James Joyce

Il busto in bronzo dello scrittore è stato realizzato dallo scultore Marcello Mascherini ed è stato installato nel centenario della nascita dello scrittore, il 2 febbraio 1982.

Italo Svevo

Alcune scene de La coscienza di Zeno sono ambientate qui. Il busto dello scrittore porta un’incisione che recita: “Italo Svevo / romanziere / 1861 – 1928” ed è stato realizzato nel 1931 da Giovanni Mayer.

Umberto Saba

La scultura porta la seguente iscrizione: “Trieste / a / Umberto Saba / Nel centenario della nascita 1883 – 1983” ed è stata realizzata nel 1983 da Ugo Carà.

Pasquale Besenghi

Un busto in bronzo realizzato nel 1970 da Romano Zumin ricorda il poeta romantico nato a Isola d’Istria.

Giuseppe Caprin

Il busto raffigurante lo scrittore è stato realizzato da Giovanni Mayer nel 1905.

Riccardo Pitteri

Il busto raffigurante il poeta Riccardo Pitteri è stato realizzato da Giovanni Mayer nel 1925.

Pier Antonio Quarantotti Gambini

Il busto raffigurante Pier Antonio Quarantotti Gambini è stato realizzato da Nino Spagnoli.

Giani Stuparich

Il busto dello scrittore e patriota, originariamente installato al Museo del Risorgimento di Trieste, è stato realizzato nel 1962 da Ruggero Rovan.