Indirizzo: 85-86 St Stephen’s Green, Dublin
Ingresso: a pagamento
Sito: moli.ie

Il museo, inaugurato il 21 settembre 2019, è strutturato su tre piani e si incentra in modo particolare su Joyce (che in queste sale fu studente della Catholic University of Ireland) e sulla sua opera monumentale, l’Ulisse.

Al piano terra si trova il grande plastico “Dear Dirty Dublin”, una mappatura dei luoghi dell’Ulisse a Dublino, e l’evocativa installazione “Riverrun of Language”, che rappresenta il concetto del costante fluire della lingua che Joyce ha provato a imprimere su carta in Finnegan’s Wake.
Al primo piano si trovano le mostre temporanee, dedicate a tematiche ricorrenti nella letteratura irlandese o a specifici autori.
All’ultimo piano sono esposti una serie di oggetti, tra cui lettere e manoscritti, prevalentemente dedicati a Joyce, come la copia numero 1 dell’Ulisse che Joyce dette alla sua mecenate Harriet Shaw Weaver (che a sua volta donò alla National Library of Ireland nel 1952). Tra gli oggetti anche altri appartenuti a W.B. Yeats.

Si può accedere anche al giardino, piccola verde oasi di pace incastonata tra gli edifici, mentre nel seminterrato si trova un’accogliente caffetteria. Il museo inoltre è anche un centro culturale che organizza eventi e tiene una radio digitale (RadioMoli) dedicata alla letteratura irlandese.

University College Dublin

Il museo è ospitato nella storica sede dell’University College Dublin, la Newman House, uno splendido esempio di architettura georgiana costituito da due edifici: quello al numero 85 è stato costruito nel 1738 come residenza privata dall’architetto Richard Castle ed è particolarmente noto per gli stucchi che ne ornano gli interni; quello al numero 86 risale al 1765 ed è uno dei più grandi della piazza. Gli interni, molto pregiati, sono ornati con delle raffinate decorazioni in gesso in stile irlandese.
Nel 1854 al numero 86 (in seguito si espanse anche all’85) venne aperta la Catholic University of Ireland, il cui rettore era all’epoca l’eminente teologo John Henry Newman, che poi ha dato il nome attuale all’edificio. Joyce vi ha studiato dal 1898 al 1902; il poeta gesuita Gerard Manley Hopkins vi insegnò greco negli ultimi anni della sua vita e morì proprio nell’edificio nel 1889.