Torino

Casa dove nacque

Indirizzo: via Confienza 11, Torino

Targa commemorativa sulla casa in cui morì

La lapide recita: “In questa casa / il 9 agosto 1916 coll’animo rivolto a Dio / moriva Guido Gozzano — La città di Torino / che egli cantò coll’affettuosa tenerezza / della sua poesia crepuscolare / volle che le mura di questo edificio / ne serbassero il ricordo — 9 agosto 1966”.
Indirizzo: via Cibrario 65, Torino

Caffè Baratti & Milano


Agliè

Il Canavese fu il luogo in cui Gozzano trascorse l’infanzia e numerosi estate in età adulta, luogo di meditazione poetica che riaffiora nelle sue poesie, tra cui La signorina Felicita, ovvero la Felicità in cui scrive: “Non vero (e bello) come in uno smalto / a zone quadre, apparve il canavese: / Ivrea turrita, i colli di Montalto, / la Serra dritta, gli alberi, le chiese; / e il mio sogno di pace si protese / da quel rifugio luminoso ed alto”.

Villa Il Meleto

Villa Il Meleto è la villa dove Gozzano trascorreva le estati. Costruita nella seconda metà dell’Ottocento, apparteneva originariamente al senatore Massimo Mautino, che la donò alla figlia Deudata in occasione delle nozze con l’ingegnere Fausto Gozzano, padre del poeta.
Nel 1904 l’edificio fu restaurato da Guido e dalla madre (il padre era deceduto nel 1900) secondo lo stile Art Nouveau in voga all’epoca assumendo così le forme attuali. In particolare fu aggiunto il balcone e l’affresco rappresentante glicini sulla facciata. Curarono anche il giardino, dandogli un gusto romantico. Il nome della villa deriva dai meleti coltivati lungo il viale d’ingresso e nei terreni adiacenti.
Alla metà del Novecento la villa passò nelle mani di altri proprietari che cercarono di riportarla allo stato originario (come descritto da Gozzano nelle sue poesie) poiché in passato parte degli arredi erano stati venduti. Oggi si può visitare su prenotazione. All’interno si trova il salotto di Nonna Speranza, con le “buone cose di pessimo gusto “rievocate nella poesia L’amica di Nonna Speranza, oltre ad altre sale come lo studio con la biblioteca, la sala da pranzo, e al primo piano le camere da letto: quella del poeta, quella dei fratelli Erina e Renato e quella della madre.
Nei pressi della villa si trova inoltre un laghetto con un casotto in cui il poeta amava rifugiarsi e scrivere.
Indirizzo: via Meleto 23, Agliè (Torino)
Ingresso: a pagamento
Sito: comune.aglie.to.it

Tomba

Gozzano morì a Torino all’età di 32 anni a causa della tubercolosi. Fu sepolto nella tomba di famiglia nel cimitero di Agliè. Il 6 settembre 1951 la sua salma fu traslata nella vicina chiesa di San Gaudenzio, nella seconda cappella sul lato destro, quella delle famiglie Mautino (avi materni) e Danesio, dove fu posta una lapide dettata dal critico letterario Guido Calcaterra che recita: “Ha qui pace Guido Gozzano che nel suo Canavese ha trovato la via del rifugio e nei colloqui con gli uomini salì purificato a Dio. Nato e deceduto a Torino, 19/12/1883 – 9/8/1916”.
Indirizzo: chiesa di San Gaudenzio, via Guido Gozzano, Agliè (Torino)

Targa commemorativa

Una lapide in piazza Martiri della Libertà omaggia Gozzano. Oltre a un’iscrizione presenta un bassorilievo in bronzo con il busto del poeta: “Guido Gozzano / poeta / nel ricordo / degli / ammiratori amici / concittadini / vive — Agliè – MCMXXXIII”.
Indirizzo: piazza Martiri della Libertà, Agliè (Torino)