Firenze

De Amicis era un assiduo frequentatore del salotto letterario di Emilia Peruzzi, nata Toscanelli, che durante il periodo di Firenze capitale trasformò la sua casa in Borgo dei Greci in un centro di aggregazione per gli intellettuali liberali dell’epoca. La targa sull’edificio recita: «Questa la casa di Ubaldino Peruzzi / patriota, promotore della rete ferroviaria / triumviro della liberazione del 27 aprile 1859 / ministro della legge di Firenze capitale / sindaco generoso della città risorta — E qui il salotto di Donna Emilia Peruzzi / cui Edmondo De Amicis dedicò il suo “Cuore» / dove la lingua dei toscani / divenne quella italiana — Il Lions Club Firenze «Firenzuola» col Comune di Firenze nel 2008”.


Imperia

Edmondo De Amicis nacque nel 1846 a Oneglia, che dal 1923 fa parte insieme a Porto Maurizio del comune di Imperia. All’età di due anni però la famiglia si trasferì a Cuneo.
Sulla casa natale in piazza Vittorio Emanuele I è stata affissa una targa commemorativa che recita:

Torino

Visse a Torino alcuni periodi della sua vita sia da adolescente (vi frequentò il liceo), sia in età adulta. A Torino è anche ambientato il suo libro più famoso, Cuore, le cui vicende si svolgono tra il 1878 e il 1886, e il libro La carrozza di tutti (1899) dedicato proprio alla città.

Abitazione dove scrisse Cuore

De Amicis abitò a Palazzo Perini in piazza XVIII dicembre (all’epoca piazza San Martino 1), nell’edificio all’angolo con Corso San Martino.
Indirizzo: piazza XVIII Dicembre, Torino

Abitazione di via Pietro Micca

Dopo piazza XVIII dicembre, De Amicis visse in via Pietro Micca, all’ultimo piano in un appartamento di 25 metri quadri. Oggi è un ufficio ad uso privato.
Indirizzo: via Pietro Micca 10, Torino

Abitazione dove scrisse La carrozza di tutti

De Amicis abitò in questa piazza, vi scrisse La carrozza di tutti e vi ambientò il racconto Primo maggio.
“Il Bianchini rimontò verso piazza Statuto. La gente era raffittita ancora, i bottegai erano sugli usci, molti curiosi alle finestre, senza che nulla giustificasse la cosa. Tutti si guardavano a vicenda, e intorno. C’erano crocchi di donne e ragazzi alla cantonata. Si sentiva come un ronzio diffuso. Circolava la vita ordinaria, ma rallentata e come distratta da un’aspettazione. Ogni più piccolo rumore, come il grido d’un ragazzo, una persiana sbattuta con violenza, faceva voltare cento visi…”
Indirizzo: piazza Statuto, Torino

Monumento a De Amicis

Realizzato da Eduardo Rubino 1914 e inaugurato 9 anni dopo in piazza Carlo Felice, nel giardino Sambuy, si intitola “Seminatrice delle buone parole” ed è posizionato simbolicamente di fronte ad un altorilievo raffigurante dei bambini.
Indirizzo: piazza Carlo Felice 55, Torino