Indirizzo: 37 rue de la Bûcherie, V arrondissement, Parigi
Orari: aperto tutti i giorni 12.30-20
Sito: shakespeareandcompany.com

Shakespeare and Company è una storica libreria di Parigi. Fu aperta da Sylvia Beach, americana emigrata nella capitale francese, il 17 novembre 1919 al numero 8 di rue Dupuytren. Nel 1921 la spostò al numero 12 di rue de l’Odeon, a pochi passi da un’altra famosa libreria, la Maison des amis des livres, nella stessa via, gestita dall’eclettica Adrienne Monnier, che di Sylvia diverrà compagna di vita. 

Shakespeare and Company era specializzata in letteratura angloamericana: in breve tempo diventò inoltre il punto di riferimento della cosiddetta “Generazione perduta“, un’etichetta coniata da Gertrude Stein e resa popolare da Ernest Hemingway, con la quale ci si riferiva a quel gruppo di scrittori che raggiunse la maggiore età negli anni della Prima guerra mondiale. Tra loro, oltre al già citato Hemingway, anche Francis Scott FitzgeraldEzra PoundHenry Miller e altri.

Shakespeare and Company non era una solo una libreria: grazie all’iniziativa della sua libraria divenne presto anche un centro culturale, una sala di lettura e persino una biblioteca dove con una tessera di prestito si potevano prendere i libri per leggerli senza acquistarli.

Non si può non menzionare lo straordinario coraggio che Sylvia Plath dimostrò nel pubblicare l’Ulisse di James Joyce. Lo scrittore irlandese infatti era un assiduo frequentatore della libreria e Sylvia una sua cara amica: non solo gli dette fiducia e lo aiutò a pubblicare quell’opera scandalosa per l’epoca, ma lo sosteneva anche in caso di bisogno economico. 
Per quanto riguarda l’Ulisse, dopo che la pubblicazione a puntate sulla rivista The Egoist era stata interrotta perché ritenuta un’opera oscena, Sylvia decise di improvvisarsi editrice: incaricò tipografo di Digione di produrre il testo, la cui copertina era azzurra come il mare che lambisce le coste greche (patria dell’Ulisse omerico a cui si ispira quello joyciano), e così il 22 febbraio 1922 le prime due copie dell’opera arrivarono a Parigi. L’opera sottobanco e con difficoltà per il contenuto scandaloso: arrivò persino Stati Uniti, ma grazie a un amico di Hemingway che era riuscito a passare dal Canada nascondendo una copia nei pantaloni.

Tra gli innumerevoli scrittori e artisti che sono passati in quegli anni da Shakespeare and Company ci sono: André Gide (uno dei primi firmatari dell’acquisto dell’Ulysses)Valery Larbaud, Ezra PoundJules RomainsPaul ValéryLéon-Paul FargueHenry MillerAnaïs NinAndré ChamsonJean PrévostAldous Huxley.

All’indirizzo storico, quello di 12 rue de l’Odeon, oggi si trova una targa commemorativa che recita: “En 1922 / dans cette maison / M.elle Sylvia Beach publia / “Ulysses” / de James Joyce”.

Shakespeare and Company oggi

Quando la Francia fu invasa dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale, Sylvia provò a fare una strenua resistenza: decise di rimanere a Parigi e non tornare negli Stati Uniti come molti suoi compatrioti, ma fu costretta poi a chiudere la libreria il 14 giugno 1940, non dopo aver nascosto tutti i libri per il timore che glieli requisissero.
Dopo la guerra la libreria non riaprì più, ma nel 1951 un altro americano, George Whitman decise di aprirne una a pochi passi dalla Senna e dalla Cattedrale di Notre-Dame, al numero 37 di rue de la Bûcherie. In pochi anni divenne un punto di ritrovo per lettori e scrittori, tra cui molti della Beat Generation, come William S. BurroughsAllen GinsbergGregory Corso. Nel realizzare la sua libreria, Whitman si era ispirato alla storica Shakespeare and Company e ottenne il plauso della sua ideatrice, Sylvia Beach appunto, che gli concesse il diritto di utilizzare il nome della sua vecchia libreria, che fu infatti cambiato in suo onore nel 1964, quando la nostra libraia morì.
La libreria di George Whitman è ancora oggi una delle mete più visitate dai turisti-lettori che si recano a Parigi. L’ambiente è accogliente e suggestivo, l’atmosfera calda e rilassante, proprio come Sylvia avrebbe voluto.
Oggi a gestire la libreria è un’altra Sylvia: Whitman, la figlia di George, il cui nome è stato scelto proprio in onore alla grande libraia fondatrice di Shakespeare and Company.