Per respirare l’atmosfera fiabesca delle liriche yeatsiane, lasciate la cittadina di Sligo e avventuratevi tra le dolci e nebbiose colline dell’omonima contea.

Prima tappa: Rosses Point

Rosses Point è una piccola località di mare facilmente raggiungibile in autobus da Sligo (linea S2, 15 minuti circa).

Nell’estremità occidentale di Rosses Point, dove la strada curva verso destra, parte un piccolo viottolo che scende verso il porticciolo. All’inizio del viottolo vedrete la struggente statua di Niall Bruton, “Waiting on Shore“, dedicata a coloro che hanno perso la vita in mare: rappresenta una donna con le mani protese verso l’oceano in attesa del ritorno del suo amato. Seguendo il sentiero fino alla Lifeboat Station, di fronte a essa si trova un vecchio rudere, Elsinore Lodge (foto nella scheda su Yeats). Nonostante le numerose petizioni affinché venga recuperato, questo edificio versa in condizioni disastrose. Ad esso sono legati alcuni racconti folcloristici di fantasmi e la sua storia si intreccia con quella di Yeats perché William e suo fratello Jack erano soliti trascorrere le vacanze qui, ospiti dei parenti Middleton: il poeta fu ispirato per l’atmosfera di alcune sue liriche (qui scrisse parte dell’opera giovanile The Celtic Twilights) e il fratello pittore ritrasse questo paesaggio in alcune sue tele tra cui Memory Harbour.

Rosses Point Statue Waiting On Shore Co. Sligo
Statua “Waiting On Shore” ©Fáilte Ireland (Alison Crummy)

La tomba di Yeats a Drumcliff

Quella di Drumcliff (o “Drumcliffe”, si può scrivere in entrambi i modi) è una piccola parrocchia di campagna sorta su un antichissimo monastero fondato nel 574 a.C. Le associazioni con la famiglia di Yeats non sono altrettanto remote nel tempo, ma basta risalire ai primi dell’Ottocento per trovare un tale John Yeats, bisnonno del poeta, che fu qui parroco dal 1805 al 1846. Una targa all’interno della chiesa, in fondo alla navata di sinistra, lo ricorda.

Ma la chiesa di Drumcliff è famosa soprattutto per ospitare la scarna, monolitica tomba del nostro poeta.
Yeats morì in Francia a Roquebrune, il 28 gennaio 1939 e fu sepolto nel cimitero della località francese e soltanto nel 1948 i suoi resti furono traslati nel cimitero di Drumcliff come aveva espressamente chiesto prima della morte (anche se alcuni hanno sollevato dubbi sull’effettiva appartenenza al poeta dei resti portati in Irlanda).
Sulla tomba è inciso il famoso epitaffio voluto da Yeats, tratto dalla sua poesia Under Ben Bulben:

Cast a cold eye
on life, on death
Horseman, pass by

“Getta un freddo sguardo sulla vita, sulla morte. Cavaliere, va’ avanti”, ci dice con un velo di malinconia e disillusione di fronte al mistero insolubile dell’esistenza umana. Il gruppo irlandese The Cranberries ha dedicato a questo luogo una canzone, scritta dalla cantante Dolores O’Riordan, dal titolo Yeats’ Grave.

Uscendo dal muro di cinta della chiesa, sulla destra, trovate anche una scultura realizzata da Jackie McKenna che riporta la poesia He wishes for the cloths of Heaven di cui fanno parte i famosi versi dedicati a colei che non ricambiò mai i suoi sentimenti, Maud Gonne:

I have spread my dreams under your feet
Tread softly because you tread on my dreams.

Ho steso i miei sogni sotto i tuoi piedi
Cammina con passo leggero perché cammini sui miei sogni

Potete ora fare una deviazione e visitare Lissadel House, dove il poeta era stato ospite della famiglia Gore Booth, oppure avvicinarvi al Benbulben, l’affascinante monte (che per altitudine sarebbe più corretto definire “collina”) teatro di leggende e ispiratore di poesie come la già citata Under Ben Bulben del nostro Yeats. [Trovate ulteriori approfondimenti sul sito] 

La cascata Glencar

La prossima tappa è la Glencar Waterfall: non commettete l’errore di aspettarvi un fragoroso e copioso scrioscio d’acqua perché potreste per rimanere delusi; il valore di questo luogo risiede nella bellezza della sua atmosfera incantata, soprattutto in una malinconica giornata di pioggia come spesso se ne trovano in Irlanda.

L’aura magica senza tempo, i giochi di luce tra il fogliame degli alberi, lo scrosciare pacifico e armonico dell’acqua devono essere stati gli elementi che hanno suggestionato un giovanissimo Yeats quando vi ha ambientato una delle sue prime liriche, Il bambino rapito (The Stolen Child), una storia ispirata al folclore irlandese che parla di un bambino richiamato dalle fate nel loro bellissimo, idilliaco regno incantato per sfuggire dalle sofferenze e dalla crudeltà del mondo degli umani. La cantautrice irlandese Loreena McKennitt ha messo in musica i versi della poesia.

Come away, O human child!
To the waters and the wild
With a faery, hand in hand,
For the world’s more full of weeping than you can understand.

Vieni via, bambino umano!
Vieni alle acque e alla natura selvaggia
Con una fata, mano nella mano,
Perché il mondo ha più lacrime di quante tu possa comprendere.

Glencarr Waterfall
Glencar Waterfall ©turismoletterario.com

L’isoletta di Innisfree nel Lough Gill

Ultima tappa è il lago Lough Gill sulle cui sponde si affaccia il Parke’s Castle, un maniero fortificato più che un castello, appartenuto dal 1610 a Robert Parke e ai suoi discendenti che lo avevano costruito su una vecchia torre degli O’Rourke.

Ma il Lough Gill è famoso soprattutto per una delle 20 isolette che le sue acque lambiscono: Lake Isle of Innisfree, resa celebre da una poesia di Yeats. Il poeta, che viveva stabilmente a Londra, passeggiando per la strada vide in una vetrina una fontana che con il suo getto d’acqua faceva “danzare” una piccola palla: quell’immagine lo riportò subito alle acque della sua terra natia, e precisamente a Innisfree, della quale con un moto di nostalgia, scrisse:

Io voglio alzarmi ora, e voglio andare, andare ad Innisfree
E costruire là una capannuccia fatta d’argilla e vimini:
nove filari e fave voglio averci, e un’alveare,
e vivere da solo nella radura dove ronza l’ape.
E un po’ di pace avrò, ché pace viene lenta
Fluendo stilla a stilla dai veli del mattino, dove i grilli cantano;
e mezzanotte è tutta un luccicare, ed il meriggio brilla
come di porpora, e l’ali dei fanelli ricolmano la sera.
Io voglio alzarmi ora, e voglio andare, perché la notte e il giorno
Odo l’acqua del lago sciabordare presso la riva di un suono lieve;
e mentre mi soffermo per la strada, sui marciapiedi grigi,
nell’intimo del cuore ecco la sento.

William Butler Yeats, Poesie, a cura di Roberto Sanesi, Milano, A. Mondadori, 1991

Lake Isle of Innisfree
Lake Isle of Innisfree ©turismoletterario.com

Informazioni utili

Se disponete di un’automobile sarà molto facile seguire questo itinerario; altrimenti potete spostarvi con gli autobus locali della Bus Éireann (ma alcune località non sono collegate) o prendere parte a un tour organizzato, come quello del simpatico George che si tiene tutti i lunedì (www.roseofinnisfree.com). Il tour di George comprende la visita al cimitero di Drumcliff, alla cascata Glencar e una piccola crociera nel Lough Gill con la sua imbarcazione.

Torna alla prima parte dell’itinerario.

*articolo rivisto e aggiornato: aprile 2021.