Indirizzo: 96 Euston Road, Londra
Ingresso: gratuito
Sito: bl.uk

La British Library è la biblioteca nazionale del Regno Unito, una delle biblioteche più grandi del mondo, che riceve tutte le copie dei libri pubblicati nel Regno Unito e alcune pubblicazioni estere. 
È nata piuttosto recentemente, nel 1973 con il British Library Act del 1972; fino a quel momento i libri venivano custoditi presso il British Museum. La struttura principale, progettata dall’architetto Colin St. John Wilson, si trova in Euston Road, presso la stazione di St. Pancras.

Possiede un patrimonio di 150 milioni di documenti, con numerose opere di grande importanza come:
– due copie delle Bibbie di Gutenberg.
– due copie della Magna Carta (1925).
– uno dei taccuini di Leonardo da Vinci, il Codice Arundel.
– il Sutra del Diamante (868), il libro stampato più antico del mondo, risalente alla dinastia Tang.
– il Codex Sinaiticus, un manoscritto in greco onciale datato tra il 330-350 d.C..
– il Codex Alexandrinus, manoscritto greco del IV-V secolo della Bibbia contenente la traduzione in greco dell’Antico e Nuovo Testamento.
– la traduzione in lingua inglese del Nuovo Testamento (1543), copia posseduta da Anna Bolena e tradotta da William Tyndale;
– alcuni manoscritti di Leonardo da Vinci e Galileo Galilei;
– alcune partiture di Wolfgang Amadeus Mozart dal 1784 alla morte.
– la partitura manoscritta del Messiah di Handel;
– gli spartiti autografi di compositori quali BachChopinDebussySchubertElgarPurcell
– alcuni manoscritti dei testi dei Beatles.

Treasure Room

Oltre alle mostre temporanee, all’interno della British Library è stata allestita una mostra permanente e gratuita (un’unica sala) nella Treasure Room, che espone manoscritti e altri testi di grande interesse storico e letterario, sicuramente un “must” per gli appassionati di letteratura (e di musica, visto che espone anche gli spartiti originali di molti compositori, da Mozart a Chopin). 

In questa sala sono esposti alcuni i seguenti documenti (attenzione: per motivi di conservazione o per prestiti ad altre istituzioni, le opere vengono periodicamente sostituite o rimosse):
– l’unica copia del Beowulf.
– Geoffrey Chaucer: le due edizioni di William Caxton dei Racconti di Canterbury, stampati presumibilmente nel 1476 e nel 1483.
– Christopher Marlowe: alcune dei primi testi stampati delle sue opere;
– William Shakespeare: il First Folio pubblicato da Isaac Iaggard e Edward Bloun sette anni dopo la morte del drammaturgo. Fu redatto e revisionato dagli attori John Heminge e Henry Condell e contiene il testo di 36 opere. Nella copertina è raffigurato un ritratto di Shakespeare realizzato da Martin Droeshout.
– Ben Johnson: alcune dei primi testi stampati delle sue opere;
– Percy Bysshe Shelley manoscritto della lirica Mask of Anarchy;
– Jane Austen: alcuni manoscritti tra cui Persuasione e La storia d’Inghilterra (uno dei suoi primi lavori completato nel novembre 1791 all’età di 15 anni che consiste in una parodia che si prende gioco dei libri scolastici dell’epoca, in particolare del popolare testo in quattro volumi di Oliver Goldsmith sulla Storia di Inghilterra dalle origini alla morte di George II). Conservata ed esposta nella libreria è inoltre la scrivania personale di Jane, fatta di legno e inclinata per rendere più agevole la scrittura. La scrivania è stata donata alla British Library nel 1999. Prima di quella data era conservata da un discendente di James Austen-Leigh, fratello della scrittrice.
– Charlotte Brontë: manoscritto di Jane Eyre;
– Elizabeth Barrett Browning: manoscritto dei Sonetti dal Portoghese;
– William Morris: libro stampato e decorato di The Story of the Glittering Plain;
 Charles Dickens: manoscritto di Nicholas Nickleby;
– Thomas Hardy: manoscritto di Tess dei d’Urbervilles;
– Oscar Wilde: manoscritto de La casa dei melograni;
– Lewis Carroll: Versione originale di Alice nel Paese delle Meraviglie scritta a mano da Lewis Carroll (pseudonimo di Charles Dodgson) per Alice Liddell tra il 1862 e il 1864, storia già raccontata dallo stesso autore il 4 luglio 1862 alle tre figlie di Henry Liddell, decano della Christ Church di Oxford, durante un giro in barca.
– Thomas Stearn Eliot: manoscritto di The Waste Land (La terra desolata); 
– Wystan Hugh Auden: alcune pagine del suo diario manoscritto;
– Ian Fleming: le bozze della raccolta di racconti Octopussy and the living daylights;
– Angela Carter: la bozza del romanzo The Passion of New Eve.

La statua di Shakespeare

Nella hall, sul lato sinistro della scalinata principale, si erge una statua raffigurante William Shakespeare. La scultura fu commissionata dall’attore David Garrick (1717-1779), molto famoso sulla scena londinese del Settecento, che si dedico alla riscoperta di Shakespeare nel suo secolo. La statua fu realizzata nel 1757 da Louis Francois Roubiliac (il cui ritratto mentre lavora ad un modellino dell’opera si trova alla National Portrait Gallery ed è stato realizzato da Adriaen Carpentiers) e fu originariamente posta nella villa dell’attore, all’interno di un tempietto ottagonale chiamato “Temple to Shakespeare“, a Hampton, sulla riva del Tamigi. Nel 1779, alla morte di Garrick, l’opera e tutti i libri appartenuti all’attore furono donati al British Museum che a sua volta ha donato la statua in questione alla British Library nel 2005, dove si trova oggi.