Indirizzo: piazza di Spagna 26, Roma
Ingresso: a pagamento
Sito: ksh.roma.it

Adiacente a Piazza di Spagna, sul lato destro guardando la scalinata dal basso verso l’alto, si trova l’edificio dove ha vissuto John Keats nell’ultimo periodo della sua vita. Malato di tubercolosi, nel 1820, all’età di 24 anni, lasciò l’Inghilterra per raggiungere l’Italia dove il clima mite avrebbe potuto giovare alla sua salute. Ad accompagnarlo, il fedele amico e pittore John Severn. Grazie all’aiuto del medico di Keats, i due avevano trovato alloggio nell’edificio ai piedi di piazza di Spagna, dove occupavano le due stanze al secondo piano per una cifra di cinque scudi al mese. La zona di piazza di Spagna, col suo famoso Caffè Greco, storico locale a pochi passi di distanza in via Condotti, era frequentata da artisti e intellettuali europei.
Pare che il medico inglese che assisteva Keats in Italia, James Clark, anch’esso residente in piazza di Spagna, non ritenesse Keats malato di tubercolosi, come diagnosticato in Inghilterra, bensì di problemi di natura gastro-intestinale. Per questo motivo, anziché il riposo, prescritto ai malati di tisi, gli consigliò di svolgere attività fisica, come le passeggiate al Pincio e le cavalcate che faceva con l’amico Severn.
Nel dicembre 1820 però le sue condizioni di salute si aggravarono a causa di un’emorragia. Dopo un breve periodo di requie nel periodo di Natale, la situazione precipita di nuovo e il 23 febbraio 1821 muore all’età di 25 anni. Viene sepolto nel cimitero acattolico di Testaccio, adiacente alla Piramide Cestia.

Anche se il museo porta il nome di Percy Bysshe Shelley, oltre a quello di Keats, i due non si incontrarono mai e Shelley non visse nella casa, ma la Keats-Shelley Memorial Association, che rilevò l’edificio decise di onorare anche l’altro importante poeta romantico inglese, molto legato all’Italia, dove morì annegato nel 1922.
La Keats-Shelley Memorial House custodisce la memoria anche di altri poeti romantici, come Lord Byron, Leigh Hunt e la scrittrice Mary Wollstoncraft Shelley, moglie di Percy Bysshe Shelley e autrice di Frankenstein.

Al suo interno è possibile visitare i quattro ambienti che compongono la casa museo, tra cui il salone dove oggi si trova la biblioteca, composta da circa ottomila volumi, che fu creata da Harry Nelson Gay, uno studioso e appassionato di poeti romantici. Tra il patrimonio librario è possibile trovare molte edizioni ottocentesche delle opere, oltre alle traduzioni e agli studi in lingua italiana.

Tra gli autori omaggiati nel museo ci sono tre grandi stimatori di Keats, a cui è dedicata una bacheca ciascuno: Oscar Wilde, Walt Whitman e Theodore Roosevelt. Sono presenti inoltre numerosi cimeli, tra cui una maschera di carnevale di Byron e le ciocche di capelli (che era consuetudine scambiarsi tra amici nell’Ottocento) di scrittori come Elizabeth Barrett Browning e John Milton, oltre ai già citati poeti romantici. Conservati nel museo ci sono infine anche alcuni ritratti di Keats realizzati da Severn, lettere, oggetti e altri memorabilia.

Sul muro esterno dell’edificio che dà sulla scalinata, si trova oggi una iscrizione di marmo in inglese e italiano che ricorda il luogo dove scomparse prematuramente il poeta:
“L’inglese poeta Giovanni Keats / mente maravigliosa quanto precoce / morì in questa casa / li 24 febbraio 1821 / ventesimosesto dell’età sua. — The young English poet / John Keats / died in this house / on the 24th February 1821 / aged 25”.