Quello del Père-Lachaise è forse il cimitero monumentale più famoso di Parigi. Fu costruito su progetto dell’architetto Alexandre-Théodore Brongniart agli inizi dell’Ottocento assieme ad altri tre cimiteri, dislocati in differenti zone della città: quello di Montmartre a nord, quello di Passy a ovest e quello di Montparnasse a sud.

Prende il nome da un gesuita, François d’Aix de La Chaise, confessore del re di Francia Luigi XIV, che era stato il proprietario dei terreni su cui fu costruito il cimitero, ed è interessante notare come inizialmente quando fu aperto nel 1804 non era molto apprezzato dai parigini che per la sua lontananza e la posizione in collina preferivano scegliere altri luoghi di sepoltura.

Quando ebbe inizio la sua popolarità?

Vista la scarsa affluenza, per migliorare l’immagine del luogo il municipio di Parigi decise nel 1817 di trasportarvi le salme di alcuni cittadini illustri, a partire da Abelardo e Eloisa, la sfortunata coppia di innamorati del XII secolo, e poco dopo il drammaturgo Molière e lo scrittore di favole Jean de La Fontaine. Parigini famosissimi che resero il cimitero così popolare che fu ampliato ben cinque volte nel corso della sua storia.

Non solo letteratura…

Per i “turisti letterari” e non solo, il Père-Lachaise è diventato una meta parigina da non perdere. Gli appassionati di musica infatti vi troveranno la tomba di Jim Morrison, frontman dei Doors e leggenda del rock la cui lapide è presidiata costantemente da un guardiano per evitare atti vandalici, quella di Frédéric Chopin,  “poeta del pianoforte” e grande compositore romantico, e quella di Édith Piaf, la più celebre cantante francese che con la sua voce ha ricamato le note de La vie en rose.
Infine, nella celletta 16258 del colombario, si ricorda ancora il luogo in cui erano custodite le ceneri di Maria Callas, poi sparse nel mar Egeo nel 1969 come avrebbe desiderato la cantante.

"Pere Lachaise - Jim Morrison" di Fabrizio Sciami, su Flickr
“Pere Lachaise – Jim Morrison” di Fabrizio Sciami, su Flickr

Personalità letterarie: Oscar Wilde

Uno monumenti funebri più celebri è sicuramente quello di Oscar Wilde. Wilde morì a Parigi il 30 novembre 1900. La sua tomba, realizzata dallo scultore Jacob Epstein e raffigurante una sfinge, fino a pochi anni fa era ricoperta di baci e fiori, ma dal 2011 è stato installato un vetro a protezione. Una curiosa leggenda avvolge il monumento: i testicoli della sfinge, che furono staccati da un atto vandalico nel 1961, pare siano usati come fermacarte sulla scrivania del direttore del cimitero…

"Oscar Wilde" di MrOmega, su Flickr
“Oscar Wilde” di MrOmega, su Flickr

Marcel Proust

L’autore de La ricerca del tempo perduto, opera monumentale pubblicata in parte postuma, morì a Parigi nel 1922. La sua tomba, molto semplice di granito nero, è una delle più visitate e omaggiate del cimitero.

"Marcel PROUST" di MsAnthea, su Flickr
“Marcel PROUST” di MsAnthea, su Flickr

Altre sepolture famose

Oltre ai già citati Abelardo e Eloisa, Molière e Jean de La Fontaine, altre personalità letterarie che qui riposano sono Honoré de Balzac, Gertrude Stein, Colette, Alfred de Musset, Guillaume Apollinaire, Cyrano de Bergerac (che ha ispirato l’omonimo personaggio dell’opera teatrale di Rostand), Richard Wright, Gérard de Nerval, Sarah Bernhardt (la celebre attrice teatrale, per cui Wilde scrisse Salomè e che collaborò con Gabriele D’Annunzio), Auguste Comte e Benjamin Constant.

Ad essi si aggiungono pittori, attori, musicisti e altre personalità famose a vario titolo.

Infine, il Père-Lachaise ricorre spesso anche nella finzione letteraria: un esempio fra tutti la saga del signor Malaussène di Pennac, ambientata nel quartiere Belleville, dove spesso viene menzionato il punto di ristoro “La Renaissance” che si trova all’uscita del cimitero, in rue de Charente.

Curiosità: la tomba di Victor Noir

L’aneddoto più curioso è forse quello legato alla tomba di Victor Noir, un giovane giornalista francese, ucciso all’età di 22 anni, nel 1870, dal cugino dell’imperatore Napoleone III. Il monumento funebre, una scultura in bronzo che lo ritrae a grandezza naturale, è particolarmente consumata all’altezza delle parti intime, dove si trova protuberanza molto vistosa… è infatti usanza ancora oggi che le donne desiderose di aumento della fertilità strofininino proprio quelle zone che oggi, a forza di essere toccate, hanno acquisito un vivace colore dorato.

"The Grave of Victor Noir, Paris" di Neil Howard, su Flickr
“The Grave of Victor Noir, Paris” di Neil Howard, su Flickr

Come raggiungerlo

Potete prendere la metropolitana e scendere alla stazione Père-Lachaise (linea 2-3), alla stazione Philippe Auguste (linea 2), quella più vicina all’ingresso principale, oppure alla stazione Gambetta (linea 3-3b), a pochi passi dall’entrata laterale più vicina alla tomba di Oscar Wilde. Con l’autobus invece potete prendere le linee 61 e 69.

Non potete andare a Parigi al momento?

È un gran peccato, ma potete consolarvi con il tour virtuale sul sito web ufficiale. Meglio di niente…

Per ulteriori informazioni, guarda la pagina sul sito di  turismoletterario.com.