Se sul lungarno nei pressi del ponte alle Grazie alzate lo sguardo verso Piazzale Michelangelo, noterete con facilità una chiesa lucente, abbarbicata sul colle sovrastante la città. È la Basilica di San Miniato al Monte, che sorge su uno dei punti più alti di Firenze, introdotta da un’imponente scalinata che conduce alla facciata in stile romanico fiorentino. Inutile dire che dà lassù si gode di una splendida vista su tutta la città.

Il bastione che circonda questa chiesa dell’undicesimo secolo ospita al suo interno il Cimitero delle Porte Sante. Nato per iniziativa privata dell’Opera Pia di San Miniato come cimitero destinato le classi più agiate, venne istituito tra 1837 e 1848 inizialmente su progetto di Niccolò Matas e ampliato in seguito da Mariano Falcini. Durante gli anni in cui Firenze divenne capitale d’Italia, seguendo il piano urbanistico di Giuseppe Poggi venne aggiunta un’imponente scalinata che collegava l’ingresso del cimitero con il viale dei Colli, realizzato per raggiungere l’ampio piazzale Michelangelo, anch’esso costruito in questo periodo.

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Il Cimitero delle Porte Sante è noto in particolar modo perché ospita le tombe di numerosi personaggi illustri legati alla città di Firenze. Tra gli artisti si ricordano i pittori Pietro Annigoni e Ottone Rosai, tra i politici Gaetano Salvemini e Giovanni Spadolini, ma anche il famoso gastronomo Pellegrino Artusi, lo stilista Enrico Coveri, il collezionista d’arte Frederick Stibbert (la cui collezione di armi e armature è visitabile presso l’omonimo museo fiorentino), il produttore cinematografico Mario Cecchi Gori, l’attore e cantautore Odoardo Spadaro.

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Anche le personalità legate al mondo letterario sono numerose. Dallo scrittore verista Bruno Cicognani all’editore Felice Le Monnier, passando per Luigi Bertelli, detto Vamba, autore del celebre Le avventure di Gian Burrasca, l’intellettuale Giovanni Papini e lo scrittore  e politico Alessandro Bonsanti, che era subentrato a Montale nella direzione del Gabinetto scientifico letterario G.P. Vieusseux.

Ma forse le personalità letterarie più famose che qui riposano sono Carlo Lorenzini, detto Collodi, l’autore di Pinocchio, e Vasco Pratolini, importante interprete della “fiorentinità” del Novecento e autore di romanzi quali Metello, Le ragazze di San Frediano, Cronache di poveri amanti.

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Per raggiungere le tombe delle personalità più famose è possibile consultare la mappa del cimitero affissa nella bacheca subito all’ingresso. Questo itinerario vi darà la possibilità inoltre di passeggiare in questo luogo ricco di storia dove molti stili, dal liberty al neoromanico, si fondono e si amalgamano ricreando un’atmosfera surreale e affascinante.

Una suggestione che riecheggia anche nella poesia che il poeta fiorentino Mario Luzi recita proprio sulle scalinate della Basilica, da lui definite “spalti di pace”, la sera del 7 dicembre 1997 in occasione della riconferma dell’abate Agostinucci, nei cui versi auspica una rinascita spirituale della città:

Ricordate? Levò alto i pensieri,
stellò forte la notte,

inastò le sue bandiere

di pace e d’amicizia

la città dagli ardenti desideri
che fu Firenze allora…

Essere stata
nel sogno di La Pira

“la città posta sul monte”

forse ancora
la illumina, l’accende
del fuoco dei suoi antichi santi
e l’affligge, la rode,
nella sua dura carità il presente

di infamia, di sangue, di indifferenza.

Non può essersi spento
o languire troppo a lungo

sotto le ceneri l’incendio.
Siamo qui per ravvivarne
col nostro alito le braci,

chè duri e si propaghi,

controfuoco alla vampa

devastatrice del mondo.
Siamo qui per questo. Stringiamoci la mano,
sugli spalti di pace, nel segno di San Miniato.

Indicativamente, queste sono le locazioni delle tombe principali:

Sezione Bastione Nord Est: Luigi Bertelli detto “Vamba”, Pellegrino Artusi.
Sezione Campanile: Bruno Cicognani, Giovanni Papini.
Sezione Viale Coveri: Enrico Coveri, Nicola Lisi.
Sezione Vecchia Galleria: Odoardo Spadaro, Felice Le Monnier.
Sezione Cantiere: Gasparo Barbera, Ottone e Bruno Rosai.
Sezione Piazzale Galleria: Vasco Pratolini, Giovanni Spadolini, Mario Cecchi Gori, Pietro Annigoni, Alimondo Ciampi.
Sezione Muraglione: Carlo Lorenzini detto “Collodi” (presso la cappella di famiglia).

Informazioni utili

Indirizzo: via delle Porte Sante 34, Firenze.
Ingresso gratuito (sia alla basilica che al cimitero)
Orari di apertura: feriali 8-17, festivi 8-13

Sito web: Cimiteri comunali di Firenze