Indirizzo: Vyne Road, Sherborne St John, Basingstoke, Hampshire
Ingresso: a pagamento
Sito: nationaltrust.org.uk

A quattro miglia (6,5 km circa) a nord di Basingstoke si trova questa residenza in stile Tudor, costruita nel XVI secolo per Lord Sandy, il Lord Ciambellano di Enrico VIII, che ha ospitato in più di una occasione il re stesso e successivamente la figlia Elisabetta I. Nella metà del XVII secolo è passata nelle mani della famiglia Chute che contribuì a rimodellarla, aggiungendo ad esempio il portico neoclassico del 1654 circa, a opera di John Webb. Ancora oggi la residenza appartiene a questa famiglia, ma l’edificio è diventato parte del National Trust, la Soprintendenza ai beni culturali e ambientali britannica.

Al suo interno è possibile visitare alcune stanze che espongono molte opere raccolte da John Chute durante il suo Grand Tour in Europa, come statue e terracotte. Particolarmente degna di nota è la cappella in stile Tudor, costruita dal 1518 al 1527, con la sua splendida pavimentazione in maiolica, le elaborate vetrate alle finestre e le pitture in stile trompe-l’œil sulla parte superiore delle pareti realizzate nel 1769 dal pittore italiano Spiridione Roma. La galleria decorata in legno di quercia (Oak Gallery) è un’altra stanza di notevole importanza artistica per i suoi pannelli di legno lavorati finemente e abbelliti con gli stemmi araldici della famiglia Sandys e dei suoi amici (come la rosa di Enrico VIII e il melograno di Caterina d’Aragona, sua prima moglie), essendo questa una delle poche gallerie rimaste in Inghilterra risalenti al XVI secolo.

Intorno alla residenza si stende un giardino di 13 acri (poco più di 5 ettari), dove si trova un piccolo lago e un padiglione in mattoncini rossi costruito nella metà del XVI secolo, caratterizzato da una delle prime cupole in stile neoclassico progettate in Inghilterra.

Oltre al suo valore artistico e storico, The Vyne vanta la correlazione con alcuni famosi scrittori.

Horace Walpole

L’autore di Il castello di Otranto era amico di John Chaloner Chutearchitetto e antiquario che ereditò la villa nel 1754 e che progettò la scala palladiana all’interno dell’edificio. Walpole frequentò spesso la villa tanto che la stanza che lo ospitava, poi soprannominata “Strawberry Parlour“, prende il nome proprio dalla residenza di Walpole a Strawberry Hill, Twickenham.

Jane Austen

Jane Austen partecipò in diverse occasioni assieme alla sorella Cassandra ai balli organizzati nella villa, quando il fratello James Austen, era parroco della chiesa di Sherborne St John (dal 1791 al 1819). Inoltre il nipote, James Edward Austen, qui conobbe e sposò nel 1828 Emma Smith, nipote dei Chute. 

J.R.R. Tolkien

All’interno della villa si trova esposto un anello d’oro, noto col nome di Vyne Ring (o Ring of Silvianus o Silchester Ring), di origine romana, risalente probabilmente al IV secolo e ritrovato vicino Silchester, Hampshire, nel 1785. L’anello conteneva alcune iscrizioni in latino, una delle quali faceva riferimento a un tale di nome “Senicianus“. Poco tempo dopo, all’inizio del Novecento, durante gli scavi di un tempio romano dedicato al dio Nodens presso Lydney nel Gloucestershire (a 100 chilometri da The Vyne), è stata ritrovata un’antica tavoletta che riportava una maledizione lanciata da un romano di nome Silvianus e indirizzata a Senicianus,  accusato di avergli rubato il suo anello.
Secondo la ricostruzione dell’archeologo Mortimer Wheeler, l’anello d’oro era quindi l’oggetto della maledizione incisa sulla tavoletta di piombo. Per decifrare il testo della maledizione, in cui si invocava anche il dio Nodens, l’archeologo chiese un parere all’allora professore di Filologia Anglosassone a Oxford J.R.R. Tolkien, che si occupò di cercare informazioni circa il dio Nodens citato nella tavoletta di piombo.

Sembra quindi che Tolkien si sia ispirato a questo caso nell’ideazione del famoso anello attorno al quale ruota l’universo dei suoi romanzi, principalmente Lo HobbitIl Signore degli Anelli.
A partire dall’aprile 2013, l’anello è stato esposto in una stanza della villa di Vyne, rinominata “Ring Room“, creata grazie alla collaborazione della Tolkien Society. Al suo interno è stata ricostruita la storia dell’anello romano e, come ulteriore forma di intrattenimento, è stata creata all’esterno un’area giochi per bambini ispirata al mondo creato da Tolkien. Oggi questa mostra è conclusa, ma l’anello è ancora esposto nella “Print Room” al piano terra.