Indirizzo: 768 5th Avenue, New York City
Sito: theplazany.com

È uno degli alberghi di lusso più famosi di New York nonché ambientazione di innumerevoli film da classici come Intrigo internazionale (1959) di Alfred Hitchcock (la prima apparizione cinematografica del Plaza!), Come eravamo (1973) e Il prestanome (1976) a commedie come Mamma ho riperso l’aereo (1992), Insonnia d’amore (1993) e Bride Wars (2009) e adattamenti cinematografici di classici della letteratura come Il grande Gatsby di Baz Luhurmann (2013).

Venne iniziato a costruire nel 1883 ma fu inaugurato solo il 1° ottobre 1890. Quindici anni dopo l’hotel venne abbattuto per costruirne uno molto più grande ed elegante su progetto dell’architetto Henry Hardenbergh. Ancora il 1° ottobre, stavolta del 1907, fu inaugurato il nuovo Plaza Hotel con l’iconico aspetto come lo conosciamo oggi, un’architettura ispirata ai castelli francesi in stile rinascimentale.
Negli anni subirà vari mutamenti interni, con club e ristoranti che via via apriranno e chiuderanno; nel 1920 farà anche la sua apparizione letteraria nella pagine del Grande Gatsby.
Dagli anni Trenta sarà dotato di suites più grandi per permettere lunghi soggiorni ai suoi ospiti, tra cui l’architetto Frank Lloyd Wright che negli anni Cinquanta vivrà per 6 anni nella Suite 223-225.

Nel 1988 il Plaza venne acquistato da Donald Trump e lo stesso anno venne nominato National Historic Landmark, divenendo un edificio tutelato dallo Stato. Dopo vari passaggi di proprietà, oggi il Plaza è gestito da un gruppo immobiliare indiano. Negli ultimi anni le camere d’albergo sono andate drasticamente a ridursi a favore di un maggior numero di appartamenti in affitto oltre a una vasta area commerciale sotterranea.

Francis Scott Fitzgerald e Il grande Gatsby

Francis Scott Fitzgerald e fu un affezionato frequentatore nei suoi viaggi a New York. Qui vi am ambienta una scena de Il Grande Gatsby, quella del confronto tra Tom Buchanan e Jay Gatsby in cui viene enfatizzato il dispendioso e sontuoso stile di vita dell’upper class nei “ruggenti Anni Venti”, all’insegna di eccessi e sregolatezze.

E tutti insieme prendemmo la decisione, assai meno spiegabile, di affittare il salotto di un appartamento al Plaza Hotel. […] La stanza era grande e soffocante e, benché fossero già le quattro, ad aprire le finestre entrava soltanto una ventata di aria calda dal parco. Daisy si avvicinò allo specchio e vi rimase, voltandoci la schiena, per riordinarsi i capelli.
«È un bell’appartamento» sussurrò Jordan con rispetto, e tutti risero.

[dal Grande Gatsby, cap. VII]

Oggi il Plaza ha una stanza dedicata allo scrittore arredata secondo lo stile dell’epoca dalla scenografa Catherine Martin, scenografa e pluri vincitrice di premi Oscar per i costumi e le scenografie del film Il grande Gatsby (2013) diretto da Baz Luhrmann.

Truman Capote e il “Ballo in bianco e nero”

Il 28 novembre 1966 lo scrittore Truman Capote, all’apice della sua popolarità, organizzò nella Grand Ballroom dell’albergo il “Ballo in bianco e nero”, una festa in maschera per festeggiare l’ultima puntata del suo romanzo A sangue freddo. Visto che era considerato volgare fare una festa per festeggiarsi, decise di dedicarla a Katharine Graham, editrice del Washington Post dal 1963, quando era subentrata nella direzione al marito, morto suicida nel 1963. Capote invitò 540 ospiti, tra cui molte celebrità, e non badò a spese: la festa costò 16.000 dollari, l’equivalente di 120.000 dollari odierni.

Kay Thompson ed Eloise

Nella finzione letteraria il Plaza è il luogo in cui vive Eloise, una bimba di 6 anni che vive in una stanza dell’attico con la sua tata, il suo cane Weenie e la sua tartaruga Skipperdee. Nata dalla fantasiosa penna di Kay Thompson e illustrata da Hilary Knight, le sue avventure escono a partire dal 1955 e riscuotono subito un successo strepitoso. All’interno dell’albergo sono state realizzate persino una suite e un negozio a tema, entrambi color rosa confetto.

Neil Simon e Plaza Suite

Neil Simon vi ambienta Appartamento al Plaza (Plaza Suite), una commedia teatrale in tre atti tutti ambientati nella Suite 719 ma con protagonisti diversi. La commedia è stata rappresentata a Broadway nel 1968 e viene tuttora portata regolarmente in scena (del 2020 è l’adattamento teatrale con gli attori Matthew Broderick e Sarah Jessica Parker) ed è anche stata trasposta in versione cinematografica dal regista Arthur Hiller nel 1971.