L’Irlanda, e la città di Dublino in particolare, ha da sempre valorizzato il suo inestimabile patrimonio letterario: è incredibile la concentrazione di grandi nomi della letteratura in una terra così piccola – Joyce, Wilde, Yeats, Beckett, G.B. Shaw, Bram Stoker, solo per menzionare i più famosi.
Un terreno fertile dall’armoniosa lingua arcaica, vocato alla narrazione sin dai tempi antichi: dalle storie che venivano estratte dal calderone magico dell’ancestrale folclore al genuino rituale del pub dei nostri giorni, dove le persone si incontrano per trascorrere momenti conviviali e raccontarsi fatti quotidiani.

Visitando Dublino quindi è proprio impossibile sfuggire agli echi del suo patrimonio letterario: che sia la statua di Oscar Wilde in Merrion Square o le targhe pavimentali che ripercorrono i passi di Leopold Bloom dell’Ulysses di Joyce, l’Abbey Theatre fondato da Yeats o gli innumerevoli pub battuti da Brendan Behan, tutto è un costante rimando a pagine di grande letteratura.

Oscar Wilde in Merrion Square, Dublino ©turismoletterario.com

E se da un lato la ruspa rinnovatrice del Dublin City Council accondiscende all’abbattimento di luoghi ricchi di storia (come la casa al numero 15 di Usher’s Island dove è ambientato il racconto I morti da Gente di Dublino, che rischia di diventare un ostello), dall’altro nascono musei e centri culturali, su tutti il nuovissimo MoLI – Museum of Literature Ireland.

La nuova casa della letteratura irlandese

Innanzitutto il luogo: il nuovo museo della letteratura irlandese si trova nella Newman House, ai numeri 85-86 di St. Stephen’s Green, proprio davanti al polmoncino verde del centro città.
La Newman House è uno splendido complesso composto da due edifici settecenteschi di altezze disomogenee e costruiti in tempi diversi, ma uniformati dalle facciate in granito. Famosi sono gli interni decorati finemente dagli stucchi barocchi dei fratelli Lanfranchini (nell’edificio al n. 85) e di Robert West (nell’edificio al n. 86).

Dal 1854 la Newman House fu sede dell’University College Dublin (all’epoca era la “Catholic University of Ireland”) e negli anni è stata frequentata da gente del calibro di James Joyce, Flann O’Brien, Gerard Manley Hopkins, Kate O’Brien e Maeve Binchy.
Ma è soprattutto al primo che è dedicato il museo inaugurato da poco, a fine settembre, allestito in collaborazione con la National Library, che ha fornito gran parte del materiale esposto.

Il museo è su tre piani. Al piano terra un grande plasticoDear Dirty Dublin” dà una panoramica dei luoghi dell’Ulysses mentre l’evocativa installazioneRiverrun of Language” esprime con suoni e immagini il concetto del costante fluire della lingua che Joyce ha provato a restituire in prosa, specialmente in Finnegan’s Wake.

Plastico “Dirty Old Dublin” © moli.ie
L’installazione “Riverrun of Language” © moli.ie

Al primo piano invece si trovano sezioni tematiche e mostre temporanee come “The State and Irish Writing“, che indaga il ruolo della letteratura nella formazione dello Stato libero d’Irlanda, e quella dedicata a Kate O’Brien, originaria di Limerick, che si è laureata in questa università ed è stata una delle scrittrici più interessanti del Novecento, edita in Italia da Fazi Editore (Mary Lavelle e Terra di spezie i suoi romanzi tradotti).

Infine all’ultimo piano regna lui, James Joyce, con un allestimento di oggetti a lui appartenuti: lettere, manoscritti e appunti, oltre a una parete interamente ricoperta di traduzioni delle sue opere. E poi, in una teca, con grande emozione ecco la copia numero 1 dell’Ulysses che ricevette la sua mecenate, Harriet Shaw Weaver (poi da lei donata alla National Library nel 1952).
Non mancano teche dedicate a G.B. Shaw e Yeats, tra cui il telegramma con cui gli fu comunicata la vittoria del Nobel per la Letteratura e la medaglia che ricevette come premio.

Le traduzioni delle opere di Joyce © moli.ie

Il museo ha anche una radio digitale 24h su 24 interamente incentrata sulla letteratura irlandese con interviste, conferenze, documentari. Come da splendida tradizione anglosassone, non manca la caffetteria, The Commons Café, e un giardino interno, appartato e rilassante: qui si erge ancora il secolare frassino sotto al quale Joyce scattò la foto di laurea il 31 ottobre 1902.

Giorno di laurea di James Joyce,  nel giardino della Newman House © moli.ie
©13dublin – Museum of Literature Ireland. (Conor Healy/Picture It Photography)

Informazioni
MoLI – Museum of Literature Ireland
Sitomoli.ie
Indirizzo
: Newman House 85-86 St. Stephen’s Green, Dublino
Aperto tutti i giorni, ingresso a pagamento.