Sono state definite “poesie immobiliari” le case che il poeta Pablo Neruda ha costruito con amorevole cura nel corso della sua vita, scritte non con le parole ma con gli oggetti, anche i più bizzarri e dal modesto valore, che qui diventano piccoli tesori: bottiglie, farfalle, parti di nave, conchiglie, suppellettili, cincaglierie. Un collezionista di collezioni, che rifletteva in ogni sua accurata abitazione l’atmosfera della sua terra d’origine, delle case di Temuco, nel sud del Cile, dove i pionieri, come la famiglia di Neruda stesso, affrontavano la vita dura della Frontera arrangiandosi con ingegno e scarso denaro, costruendosi case di legno grezzo e accumulando i più disparati oggetti che potessero avere una qualche utilità.

Una casa concepita come ricordo d’infanzia e luogo familiare, un porto sicuro a pochi passi dal mare, dove tornare al termine di ogni peregrinazione (numerosi furono i viaggi del poeta) e custodire i tesori preziosi raccolti, poco importa che siano ceramiche precolombiane o oggetti di vita quotidiana, a cui il poeta dedica un’intera raccolta di poesie, le Odas elementales.

Quella del porto sicuro è forse l’immagine che più rappresenta le tre case cilene di Neruda:  la Sebastiana a Valparaíso, la Chascona a Santiago, Isla Negra nella località omonima. Ognuna di esse stringe un forte legame col mare: la prima, un “faro” sugli scogli con vista a 360° sull’oceano, la seconda concepita e arredata come una nave, la terza, la più amata, costruita sulla spiaggia quasi a fondersi con esso.

1. La Sebastiana

Sento la stanchezza di Santiago. Voglio trovare una casetta a Valparaíso dove vivere e scrivere con tranquillità. Deve avere alcune condizioni: non deve trovarsi né troppo in alto, né troppo in basso. Deve essere solitaria ma non eccessivamente. Con un vicinato possibilmente invisibile. Non si devono vedere né sentire. Originale ma non scomoda. Con molte ali ma stabile. Non troppo grande né troppo piccola. Lontana da tutto ma vicina ai mezzi di trasporto. Indipendente ma vicina ai negozi. Inoltre deve essere molto economica. Pensi che potrò trovare una casa simile a Valparaíso?

Lettera di Pablo Neruda a Sara Vial e Marie Martner nel 1959

La Sebastiana, abbarbicata sul cerro Florida a Valparaíso, era stata costruita dall’architetto Sebastián Collado (da cui il nome “la Sebastiana”). Viste le grandi dimensioni, il poeta la condivideva con la scultrice Marie Martner e suo marito, il dottor Francisco Velasco. Dei quattro piani su cui si estendeva, Neruda occupava quelli più alti, da cui poteva godere una vista prilegiata sull’oceano e nelle notti di Capodanno, che spesso trascorreva qui, ammirava i fuochi d’artificio dalle sue stanze sopraelevate.
L’arredamento, come sempre curatissimo, con pareti curvilinee e dettagli che richiamavano l’interno di una nave, venne in parte distrutto e saccheggiato durante il colpo di stato del 1973, ma dal 1991 Fundación Pablo Neruda ha acquisito la casa del poeta trasformandola in un museo e cercando di ricreare gli ambienti come erano un tempo.
Indirizzo: Ferrari 692, Valparaíso, Cile.

"La Sebastiana" di csaavedra, su Flickr
“La Sebastiana” di csaavedra, su Flickr

2. La Chascona

La Chascona” è Matilde Urrutia, la donna che Neruda ha amato gran parte della sua vita e con la quale ha vissuto qui dal 1955 al 1973, una donna dai “capelli arruffati“, che di “Chascona” è appunto il significato. Qui è ancora viva l’immagine di un grande amore che rivive in alcuni oggetti, come il il ritratto di Matilde, dipinto da Diego Rivera, sulla cui capigliatura ribelle è possibile scorgere il profilo di Neruda.
La casa fu acquistata quando ancora il poeta viveva con la moglie Delia: ci viveva Matilde soltanto, in un ambiente di due stanze. Soltanto nel 1955 quando Neruda, separatosi dalla moglie che aveva scoperto la relazione, si trasferì nella casa, questa fu ampliata ulteriormente con nuovi ambienti era cui la preziosa biblioteca che è stata oggetto di atti vandalici durante il golpe del 1973.
Nonostante i danni subiti dall’edificio Matilde vi ha vissuto fino alla morte nel 1985 ed in seguito è stata acquisita dalla Fundación Pablo Neruda per farne la casa museo quale è ancora oggi.
Indirizzo: Fernando Márquez de la Plata 0192, Barrio Bellavista, Providencia, Santiago, Cile.

"La Chascona" di pattoncito, su Flickr
“La Chascona” di pattoncito, su Flickr

3. Isla Negra

Forse la più suggestiva e amata tra le case del poeta, Isla Negra si stende sulla spiaggia lambita dall’oceano Pacifico, a circa 45 chilometri a sud di Valparaíso. Neruda l’acquistò nel 1939 ma vi tornò spesso nel corso degli anni e fu proprio qui che nell’ultimo periodo della sua vita dettò alla moglie Matilde la propria autobiografia, Confesso che ho vissuto (Confieso que he vivido).
Un lungo sentiero immerso tra alberi e cespugli conduce verso quest’ampia casa-barca (“Questa casa è la mia barca ancorata sulla terra”) incagliata sulla spiaggia, accarezzata dalla brezza marina e immersa in un silenzio cullato dalle onde, dove il poeta amava scrivere e passeggiare sulla spiaggia. Anche qui l’attenzione per l’arredamento è meticolosa: intere collezioni di oggetti, raccolti e custoditi con cura, tra cui colpisce l’attenzione la curiosa serie di polene, le decorazioni lignee di figure femminili che si trovavano sulla prua delle navi, a cui aveva assegnato un nome, Cymbelina, Medusa, Sirena, María Celeste, e che rivivono nelle prose poetiche di Una casa en la arena.

©Turismoletterario.com
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In Disposizioni, nel Canto General, Neruda aveva scritto:

Compagni, seppellitemi a Isla Negra,
di fronte al mare che conosco,
a ogni superficie rugosa della pietra
e delle onde che i miei occhi perduti
non rivedranno più.

Ogni giorno d’oceano
mi portò nebbia o puri dirupi di turchese,
o semplice estensione, acqua rettilinea, invariabile,
quello che chiesi, lo spazio che divorò la mia fronte.

[…]

Scavate accanto a me la fossa di colei che amo,
e un giorno lasciate che mi faccia compagnia
anche nella terra.

Le disposizioni del poeta hanno resistito agli atti vandalici che i golpisti in seguito alla sua morte hanno perpetrato nei confronti delle sue proprietà: diciannove anni dopo la sua scomparsa, nel cortile della esterno della casa, Pablo Neruda e Matilde Urrutia sono stati sepolti l’uno a fianco all’altra, in un letto di vegetazione, a pochi passi dal mare.
Indirizzo: Poeta Neruda s/n, Isla Negra, El Quisco, Cile.

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Sito della Fundación Pablo Neruda.