Il tramonto rosato sul Lago Massaciuccoli e la serenità nel lieve incresparsi delle onde. Appena percettibile, il fruscio del vento che si alza tra il verde alle spalle: fievole musica, prologo per lo spettacolo imminente, verso il quale si stende il ponte rivestito di rosso che conduce al teatro.  Un’atmosfera magica.

Ciò che dà valore aggiunto al teatro all’aperto di Torre del Lago è l’incantesimo del luogo: il teatro che si protende e si specchia sul lago sembra quasi fuori dal tempo e, lontano dal frastuono del traffico, si immerge in una cornice suggestiva e romantica.

Seduti a guardare il lago si capisce come Giacomo Puccini abbia potuto amare questi luoghi e trovarvi in essi fervida ispirazione. A pochi passi di distanza si trova, infatti, la villa dove compose molte delle sue opere: Manon Lescaut, La Bohème, Tosca, Madama Butterfly, La Fanciulla del West…

Circondata da un giardino che richiama lo stile giapponese, la Villa fu fatta ricostruire proprio dallo stesso Puccini che la commissionò all’architetto Vincenzo Pilotti. Qui trascorse il tempo piacevolmente, diviso tra la composizione delle sue opere e le battute di caccia. Di Torre del Lago scrisse all’amico Alfredo Castelli: ” Torre del Lago, gaudio supremo, paradiso, eden empireo, turris eburnea, vas spirituale, reggia… abitanti 120, 12 case. Paese tranquillo, con macchie splendide fino al mare, popolate di daini, cignali, lepri, conigli, fagiani, beccacce, merli, fringuelli e passere. Padule immenso. Tramonti lussuriosi e straordinari”. Un’atmosfera idilliaca, fino all’espansione del paese e la costruzione di una fastidiosa torbiera, che indusse il compositore a lasciare provvisoriamente il paese per trasferirsi nella vicina Viareggio. Poco tempo dopo, nel 1924, morirà a Bruxelles, ma la sua villa sarà trasformata in un museo dal figlio Antonio, che convertì il salotto in una cappella dove sono ancora oggi conservate le spoglie mortali del maestro e della sua famiglia.
La villa è a due piani, e dal 2019 anche il primo piano, a lungo chiuso al pubblico, è visitabile. Al suo interno si trova il pianoforte Förster su cui ha composto numerose opere, varie foto e ritratti, manoscritti e altri oggetti molto cari, tra cui i fucili da caccia e il paravento che gli fu regalato dal Giappone.

Torre del Lago, Villa Puccini di Truus, Bob &; Jan too!, su Flickr
Torre del Lago, Villa Puccini di Truus, Bob &; Jan too!, su Flickr

A pochi passi da Villa Puccini si trova oggi il Gran Teatro all’aperto, dove tutti gli anni si tiene il Festival Puccini, uno degli eventi estivi più famosi legati alla lirica: numerosi sono i grandi artisti che hanno calcato questo palco e ogni anno spettatori da tutto il mondo vengo per assistere alle rappresentazioni.

L’origine del Festival Puccini risale al 1930, quando Pietro Mascagni, giunto a Torre del Lago con il Carro di Tespi Lirico, dirige La Bohème. Da quel momento, all’inizio con fasi alterne, viene creato un festival dedicato a Puccini: nel 1966 viene realizzato il primo teatro, smontato e montato ogni estate, e nel 1981 il primo palcoscenico stabile, una struttura di ponteggi che ospitava 3200 spettatori. Nel 2008, in occasione del 150° anniversario dalla nascita di Puccini, viene inaugurato l’attuale Gran Teatro di 3370 posti e un auditorium all’interno del quale vengono organizzati eventi culturali durante tutto l’anno.

Torre del Lago Puccini (LU) di Xavier de Jauréguiberry, su Flickr
Torre del Lago Puccini (LU) di Xavier de Jauréguiberry, su Flickr

Il teatro, gestito dalla Fondazione Festival Pucciniano (sito web: qui) ospita anche quest’anno un fitto programma di eventi: non solo opere pucciniane, ma anche altri capolavori della tradizione lirica italiana come Cavalleria Rusticana e Rigoletto, concerti, spettacoli teatrali e musical.

Uno spazio reso suggestivo da bellezze naturalistiche e paesaggistiche, oltre al fascino evocato dal suo ruolo ispiratore per le opere di Giacomo Puccini.

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