Mentre a New York si discuteva se alcune statue controverse dovessero essere rimosse (come quella del nostro Cristoforo Colombo) c’era chi pensava invece a farle parlare.

Così come a Copenaghen, Londra e altre città, anche a New York sono arrivate le Talking statues (sito), un progetto di David Peter Fox, documentarista danese.

Come funzionano le statue parlanti?

Avvicinandosi al monumento e scansionando il codice QR con un cellulare potete sentire la voce di un attore che interpreta la statua che vi racconta la sua storia, spesso in due lingue (inglese più la lingua di origine del personaggio).

Le statue sono ben 35, da Lincoln a Gandhi, da Beethoven alla dea Atena, e c’è anche la già menzionata statua di Cristoforo Colombo (recitata in un imbarazzante italiano dall’accento straniero, con tanto di interruzioni ed errori…).

Tra gli scrittori troviamo Hans Christian Andersen, Robert Burns, Gertrude Stein e William Shakespeare.

Hans Christian Andersen

“Hans Christian Andersen by -JvL-“, on Flickr

Dove: East 74th Street, Central Park
Lo scrittore danese ci racconta di quanto avesse desiderato sempre andare in America. Ma poi la tragedia: nel 1858 il transatlantico su cui viaggiava la sua amica Henriette Wulff affondò, e lei perse la vita. Da quel momento sono arrivati gli incubi ricorrenti di naufragi. Andersen non mise mai piede in America, ma andò ovunque, in mille mondi diversi, sulle ali della sua fantasia e dei suoi sogni. A mettere piede in America, invece, furono i suoi amici ed estimatori, che fecero conoscere le sue opere e grazie ai quali oggi lo scrittore danese è amato tanto da aver ricevuto come tributo questa iconica statua in Central Park.

Robert Burns

“Central Park” di Peter Roan, su Flickr – https://flic.kr/p/6thYyK (Licenza CC)

Dove: Lato sud, Literary Walk, Central Park
Il famoso bardo della Scozia racconta di Mary Campbell, conosciuta come “Highland Mary”, uno dei suoi primi amori, scomparsa giovanissima, per la quale ha scritto la poesia incisa nella pergamena ai suoi piedi. Doveva partire per la Giamaica, Burns, ma poi decise di restare in Scozia, dove si occupò della fattoria di famiglia fino all’arrivo della fama come poeta, inattesa e deflagrante, celebrata dai suoi estimatori a Edimburgo. Sposò Jean Armour, dalla quale ebbe 9 figli di cui solo 3 sopravvissero. L’ultimo nacque proprio il giorno in cui il poeta morì, alla giovane età di 47 anni.
Ancora oggi in tutto il mondo, il giorno del suo compleanno i suoi estimatori si ritrovano cantando la celebre canzone Auld Lang Syne, da lui scritta, bevendo whisky e mangiando lo haggis, tradizionale piatto scozzese amato da Burns.

“Central Park” di Peter Roan, su Flickr – https://flic.kr/p/6thYYD (Licenza CC)

Gertrude Stein

Dove: Bryant Park
La statua di Gertrude ci racconta il suo arrivo a Parigi nel 1903 e i suoi tre amori: la città, Alice B. Toklas e l’arte dell’età moderna: Picasso, Matisse, Cezanne… Poi l’incontro con Hemingway e Scott Fitzgerald, gli scrittori di quella che chiamerà “la Generazione Perduta“. Nel 1934 Gertrude tornò in America per un tour conferenze: arrivata a New York vide un cartello illuminato in Times Square: “Gertrude Stein has come”. Non si sarebbe mai aspettata una popolarità così enorme e scioccante.

William Shakespeare

“Shakespeare” di bloomsday616, su Flickr

Dove: Literary Walk, Central Park
William Shakespeare ci racconta che la statua fu inaugurata per il suo trecentesimo compleanno, nel 1864, e la prima pietra venne posta da Edwin Booth, famosissimo attore americano di opere shakespeariane che interpretando Bruto in Giulio Cesare aveva guadagnato i soldi per erigere questo monumento. Suo fratello, John Wilkes Booth, anch’esso attore shakespeariano, fu colui che, poco tempo dopo, uccise con un colpo di pistola Abraham Lincoln.
Le opere di Shakespeare continuano a resistere al tempo. Proprio qui, in Central Park, viene fatto tutti gli anni il festival “Shakespeare in the Park”, completamente gratuito. Che vuol dire: Shakespeare vive ed è ancora tra noi.

I file audio di alcune statue (tra cui quelle degli scrittori sopramenzionati), le trovate qui.

Se invece volete saperne di più sulle statue parlanti di Londra, vi basta rispolverare questo articolo.